Diritto all’oblio e diritto di cronaca

In ambito giuridico molto spesso vediamo “combattere” due diritti contrapposti: il diritto all’oblio ed il diritto di cronaca. Diventa molto più evidente questo contrasto quando le vicende riportano dei reati particolarmente interessanti per la stampa. Pensiamo, ad esempio, al caso di corruzione di un politico o all’arresto per droga di un noto attore. Ecco, in questi casi, in molti si chiedono come si bilanciano questi due diritti? Prima di scoprire cosa dice la giurisprudenza, analizziamo il significato dei due diritti.

Cos’è il diritto all’oblio

Il diritto all’oblio è quel diritto dei cittadini di rimuovere informazioni personali da Internet. Il risultato che si desidera ottenere è quello di non vedere più diffuse informazioni personali lesive e pregiudizievoli della propria reputazione; pertanto, viene anche nominato il diritto ad essere dimenticati. Nella maggior parte dei casi viene inviato relativamente a sentenze di condanna per fatti di rilevanza penale, la cui diffusione della notizia determina all’interessato un effetto fortemente negativo e pregiudizievole.

Cos’è il diritto di cronaca

Il diritto di cronaca consiste nella possibilità di pubblicare e diffondere notizie veritiere di rilievo pubblico, tramite un pertinente linguaggio, quindi che non sia gratuitamente offensivo. Nel caso in cui tali limiti non vengono rispettati può scattare, in caso di denuncia, il reato di diffamazione. Vediamo ora cosa dice la giurisprudenza in merito al bilanciamento tra il diritto all’oblio e quello di cronaca.

Come bilanciare il diritto all’oblio con il diritto di cronaca

Immaginiamo che un noto chirurgo venga condannato in quanto, durante un delicato intervento, ha commesso degli errori che hanno causato gravi lesioni al paziente. La notizia, in virtù della professione dell’interessato, riveste sicuramente un fatto di rilevanza pubblica pertanto, nonostante sia pregiudizievole per la sua reputazione professionale, i lettori hanno diritto ad essere informati. Ma la domanda è: fino a che punto prevale il diritto di cronaca rispetto al diritto all’oblio?

Secondo la Cassazione il diritto all’oblio può essere considerato una consegna naturale di una corretta applicazione dei principi del diritto di cronaca giornalistica. Questo significa che, come non deve essere diffusa una notizia che non sia più di pubblico interesse, non deve essere altrettanto visibile una vecchia notizia che non sia più corrispondente ad un’esigenza informativa della generalità dei lettori e che può essere lesiva dell’onore e della reputazione del cittadino che si è reso protagonista in negativo della vicenda.

Si può quindi stabilire che il diritto all’oblio prevale sul diritto di cronaca nel caso in cui la notizia non è più attuale e la sua permanenza in rete non fa altro che causare un danno all’onore ed alla reputazione dell’interessato. Pertanto, in tale circostanza, quest’ultimo ha il diritto di avanzare giusta richiesta per eliminare notizie da Internet.