Eliminare il proprio nome dal motore di ricerca attraverso una procedura di deindicizzazione della pagina web (eliminare URL Google). La deindicizzazione dal motore di ricerca è il procedimento migliore per avvalersi del diritto all’oblio e risolvere problemi di “web reputation” riguardanti come cancellare notizie da Google, come eliminare il proprio nome dal motore di ricerca e come rimuovere un sito web dai risultati di ricerca Google. Di fatto, deindicizzare il proprio nome da Google non è possibile farlo attraverso una procedura di cancellazione del nome dal motore di ricerca, semplicemente perchè non è possibile cancellarsi da Google così come ci si disiscriverebbe da Facebook o da Instagram. Deindicizzare il proprio nome dal motore di ricerca significa rimuovere dagli indici di ricerca le URL delle pagine web che contengono il proprio nominativo. Ad esempio, deindicizzare una notizia da Google significa rimuovere da Google la URL (la quale potrebbe essere: https://www.nomesito.it/cronaca….” eccetera) dagli indici di ricerca rilasciati per le ricerche correlate al nome e cognome della persona interessata. Questo risultato si può ottenere in due modi: è Google ad eliminare i risultati di ricerca ai sensi delle Leggi europee sulla privacy, oppure è il sito web a deindicizzare la URL da Google impedendone l’accesso e quindi il posizionamento negli indici di ricerca.

Nel primo caso, Google è assoggettato alle Leggi Europee sulla Privacy (Diritto all’Oblio GDPR General Data Protection Regulation EU/2016) e dovrà rimuovere le URL specificate nella richiesta di cancellazione laddove queste ultime siano obsolete, inesatte o irrilevanti. Nel giro di poche settimane, Google elaborerà la richiesta e rimuoverà i risultati che si è chiesto di cancellare ai sensi del Diritto all’Oblio. Cancellare notizie da Google è possibile soltanto se le informazioni personali da rimuovere siano obsolete o irrilevante per il pubblico di Google. Se Google non accetta di rimuovere i risultati di ricerca individuati, sarà necessario sottoporre la questione all’Autorità per la Protezione dei Dati Personali che chiederà l’espletamento di una serie di azioni legali (interpello, istruttoria, memoria difensiva) per deliberare il provvedimento di cancellazione dei risultati di ricerca Google individuati. Consigliamo di eseguire il Diritto all’Oblio con il Garante ai sensi del GDPR con l’aiuto di un Avvocato e di Webmaster che possa analizzare e raccogliere le URL da inserire nella richiesta. Consigliamo di agire contro Google in quanto, con un unico provvedimento, verranno rimosse tutte le URL individuate senza dover contattare l’editore o il giornalista autore della pubblicazione sul web. Non è detto, però, che il Garante della Privacy vi dia ragione e che voi possiate avvalervi del Diritto all’Oblio per la deindicizzazione del nome dal motore di ricerca. In questi casi, è possibile ottenere il medesimo risultato purché il proprietario del sito web che ospita la pagina da cancellare da Google accetti la richiesta di deindicizzazione ed effettui l’intervento tecnico necessario a deindicizzare la URL. Solitamente, è sufficiente installare un robot sul file della pagina o intervenire sui meta-dati della URL per rimuovere la pagina web dagli indici di ricerca Google. Una volta deindicizzata la pagina web Google impiegherà pochi giorni per elaborare l’aggiornamento e rimuovere il risultato indesiderato. Perché un Webmaster non dovrebbe deindicizzare una sola pagina web dal motore di ricerca? Per una serie di motivi, alcuni dei quali sono di carattere tecnico (ad esempio, il Webmaster riscontra problemi con il CMS del sito web), altri invece potrebbero essere di carattere legale e riguardano la risposta negativa alla richiesta di cancellazione da parte dell’editore o del direttore del giornale online, soprattutto se la richiesta riguarda la cancellazione di notizie riguardanti un reato da Google.