Come esercitare Diritto all’Oblio Google? Negli ultimi mesi si è molto parlato del Diritto all’oblio e della possibilità per i milioni di utenti di cancellare i dati personali dalla rete. Infatti, dal 25 maggio è divenuto direttamente applicabile sul territorio di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea il nuovo Regolamento UE/679/2016 (meglio noto come G.D.P.R., General Data Protection Regulation), che ha sensibilmente modificato la disciplina europea e nazionale in materia di privacy, spostando l’attenzione pubblica su temi nuovi, quali quelli della protezione in rete dei dati individuali o della web-reputation.

Come fare per rimuovere i dati personali da Google?

La prima cosa da verificare è che le informazioni presenti in rete siano state trattate in violazione del G.D.P.R. e, quindi, senza il consenso dell’interessato (così viene definita nel Regolamento UE la persona fisica titolare dei dati personali); quando il trattamento viene effettuato contro la volontà dell’utente, per ottenerne la cancellazione occorrerà altresì verificare che le informazioni presenti in rete siano obsolete, non attuali e, inoltre, non supportate da alcun interesse pubblico superiore che potrebbe giustificarne la permanenza online.  Per questo motivo gli utenti sono interessati a cancellare notizie da Google. In presenza di tutti questi requisiti l’interessato può quindi presentare la domanda di cancellazione direttamente al webmaster o, in alternativa, a Google; in quest’ultimo caso, l’utente potrà ottenere la rimozione delle URL contenenti le informazioni personali connesse al proprio nominativo, qualora sussistano le condizioni per la loro valida rimozione ai sensi del G.D.P.R.. La procedura davanti al motore di ricerca prevede il rispetto di un protocollo privacy, da avviare con la compilazione di un modulo preimpostato dal sito, ove inserire l’elenco delle URL (quindi dell’indirizzo https risultante dalla sbarra in alto sullo schermo) di cui si richiede la cancellazione, unitamente alla motivazione su cui fonda detta richiesta.

Una volta ricevuta la richiesta di rimozione, l’utente dovrà attendere la risposta del motore di ricerca: nel caso in cui Google decida di accogliere la domanda, le ricerche correlate al nominativo dell’interessato verranno rimosse dai risultati di ricerca nazionali e, quindi, le URL indesiderate non saranno più visibili sul web. Altro discorso invece nel caso di risposta negativa del motore interpellato; in questo caso, l’interessato potrà far valere i propri diritti in materia di privacy con reclamo innanzi l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali o, in alternativa, con ricorso al Tribunale competente.