Diritto all’Oblio Google Modulo

Lo strumento per richiedere il diritto all’oblio sui motori di ricerca consiste nella compilazione di un modulo, in cui saranno presenti i link da deindicizzare, il proprio nome e le query di ricerca. In alcuni casi speciali, possono essere deindicizzati dei risultati senza il proprio nome, ed è stato il Garante della Privacy stesso a suggerire questa soluzione, per proteggere l’identità (comunque identificabile) di un individuo.

Come compilare modulo per il diritto all’oblio

Riempire il modulo per richiedere il diritto all’oblio non è difficile. Avete due possibilità: compilarlo da soli, oppure avvalervi della tutela legale. I motori di ricerca, infatti, danno la possibilità di essere comunque rappresentati da un legale per quanto riguarda il diritto all’oblio. La rimozione ai sensi delle leggi sulla privacy europee avviene mediante il modulo di richiesta per la rimozione delle informazioni personali. Di seguito, vi indichiamo più chiaramente come compilarlo.

  • Inserisci i tuoi dati: paese di origine, nome, cognome, indirizzo e-mail;
  • Inserisci per conto di chi agisci: te stesso, un cliente, un familiare o un amico
  • Inserisci il tipo di rapporto giuridico con la persona
  • Identifica le informazioni da rimuovere: dovrai dunque specificare l’URL (o vari URL) da deindicizzare, oltre il motivo della rimozione e il nome utilizzato per la ricerca.

Cos’è una query

È fondamentale comprendere che cos’è la query e come si rapporta con il diritto all’oblio e alla deindicizzazione dei contenuti. Ogni motore di ricerca ha un’apposita barra in cui digitare delle parole chiave: il proprio nome, per esempio, una domanda e molto altro. La query non è altro che una parola chiave, o perlomeno un insieme di parole chiave che gli utenti utilizzano ogni giorno per ricercare dei contenuti sul web. In effetti, il tuo nome è una query. Nel momento in cui scriviamo su Google delle parole, interroghiamo il motore di ricerca attraverso il concetto di query database.

Cosa significa deindicizzazione

Ma la deindicizzazione equivale all’eliminazione? In realtà no. Si tenga presente che la deindicizzazione è un concetto totalmente moderno. I motori di ricerca come Google indicizzano ogni giorno migliaia di contenuti che vanno online, che sono legati a doppio filo alle query o parole chiave. “Consente un’operazione sostanzialmente differente dalla rimozione/cancellazione di un contenuto: non lo elimina, ma lo rende non direttamente accessibile tramite motori di ricerca esterni all’archivio in cui quel contenuto si trova“, come si legge nelle linee guida dell’European Data Protection Board. Per eliminare definitivamente un contenuto, una notizia o un’informazione personale, bisogna dunque contattare il proprietario che gestisce il sito web su cui sono ospitati i dati privati o le notizie di cronaca. Purtroppo, non sempre è possibile, soprattutto se le notizie di cronaca vengono definite di interesse pubblico e protette dal diritto di informazione.

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