Come cancellare una notizia da internet

Navigando in internet ti potrebbe capitare di trovare, sulla pagina di un sito, un articolo che ti menziona ma che riporta una notizia ormai obsoleta o comunque non più di interesse pubblico. La domanda che ti starai sicuramente facendo è se puoi far cancellare questa notizia da Internet.

La legge italiana, in forma implicita e la normativa comunitaria, in forma esplicita, riconosco il diritto all’oblio, ovvero il diritto di de-indicizzare il proprio nome sulla rete, nei casi in cui la notizia non rientra più nel pubblico interesse. È bene però fare alcune importanti precisazioni. Infatti, sul web, sono presenti numerosi servizi che offrono la rimozione dei dati su Internet anche se, in realtà, non è possibile garantire la totale eliminazione della notizia in quanto si tratta esclusivamente di una scelta da parte del giornale. Il cittadino, però, può sicuramente fare qualcosa per tutelare sé stesso e la sua privacy ed in questo articolo scopriremo come e cosa si può fare.

Cos’è il diritto all’oblio?

Quando si parla di diritto all’oblio si definisce quel diritto, del cittadino, di essere dimenticato dal web, quando il suo nome compare in una notizia non più di rilievo pubblico e pertanto non più attuale.

Ciò porta i giornali online, che mantengono delle pagine obsolete contenenti generalità altrui, a provvedere e garantire, su richiesta del cittadino, la de-indicizzazione sui motori di ricerca.

Cos’è la de-indicizzazione? Non è altro che il modo in cui una determinata pagina non sia visibile dai motori di ricerca, ad essa ci si rivolge per cancellare notizie da internet.

Le notizie che riguardano il diritto all’oblio non sono soltanto relative a fatti di cronaca, ma anche di carattere “rosa”, come ad esempio il diritto di cancellare foto, account ed altri tipi di contenuti che riguardano il soggetto interessato.

Come cancellare una notizia da internet

Come abbiamo anticipato, il primo passo da fare è contattare il giornale chiedendo la rimozione o, in alternativa, l’anonimizzazione della notizia, ad esempio eliminando nome e cognome dall’articolo. Su questo particolare aspetto la Cassazione si è pronunciata molte volte, chiarendo che il giornale è tenuto a de-indicizzare la notizia, pur mantenendola nei propri archivi e che la stessa debba essere vera ed aggiornata. Ad esempio, qualora venga riportata una notizia di una condanna in primo grado, va sempre aggiornata con la successiva notizia dell’assoluzione in appello. È importante ricordare, inoltre, che non viene garantito il diritto all’oblio qualora fossero utilizzati pseudonimi o le solo iniziali del soggetto, se la pagina poi non viene de-indicizzata. È infatti possibile, abbastanza facilmente, risalire alle generalità della persona collegata al fatto di cronaca. Nei casi in cui il giornale non risponde alla richiesta di deindicizzazione, è possibile anche rivolgersi ad un giudice per chiederne la condanna del titolare, attraverso un ricorso in via d’urgenza, che riconosce tempi molto più rapidi rispetto al ricorso ordinario. Sono percorribili anche altre due strade, in alternativa a quella appena citata, la prima è quella di rivolgersi al Garante per la Privacy, la seconda invece è di agire penalmente nei confronti della persona titolare del dominio web. Anche di recente la Cassazione è tornata a ribadire l’obbligo di de-indicizzare il nome della persona da internet, una volta ricevuta la richiesta, pertanto il motore di ricerca deve garantire il diritto all’oblio.

 

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