Telelavoro 2017, nasce il Diritto alla Disconnessione da Internet

Le discipline del lavoro dipendente in Italia tutelano il telelavoro attraverso i contratti collettivi nazionali, le quali fanno riferimento alla circolare INPS numero 52 del 27 Febbraio 2015, afferente le Disposizioni attuative dell’Accordo Nazionale sul Progetto di Telelavoro Domiciliare. L’INPS ha definito le modalità di attivazione dei progetti di telelavoro, le attività telelavorabili, le modalità di accesso al progetto di telelavoro, il telelavoro satellitare per progetti interdirezionali e interregionali, gli obblighi di riservatezza, gli standard qualitativi e quantitativi della prestazione di telelavoro, le disposizioni finanziarie e le misure di prevenzione e protezione. L’INPS a sua volta ha fatto riferimento all’Accordo Nazionale di telelavoro domiciliare e progetto sperimentale di telelavoro satellitare, accordato nell’Ottobre 2014 in misura sperimentale.

I consulenti del lavoro gestiscono i provvedimenti disciplinari del telelavoro con una certa difficoltà, visto che il telelavoro di per sé si basa sui concetti di fiducia e buona fede, a loro volta comunque facenti parte dei princìpi elementari dei rapporti di lavoro.

Per quanto riguarda la privacy nel telelavoro, l’INPS scrive chiaramente che “il telelavoratore è designato, a cura del proprio Responsabile, quale Incaricato del trattamento dei dati personali ai sensi dell’articolo 30 del d. lgs. n. 196/2003 […] è richiamato, anche mediante la notifica della Circolare n. 50 del 6 marzo 2007 e delle istruzioni allegate, al massimo rispetto della riservatezza sulle informazioni di cui è in possesso per lo svolgimento dell’attività lavorativa”, curando che i dati personali “non siano soggetti a rischi di distruzione o perdita anche accidentale e si assicurerà che le informazioni non siano accessibili a persone non autorizzate o che vengano svolte operazioni di trattamento non consentite”.

Il lavoratore dipendente che viola gli obblighi di riservatezza, è soggetto ad un procedimento disciplinare, che varia a seconda delle informazioni riservate violate. Ovviamente, il datore di telelavoro è in una posizione di svantaggio, visto che tutto parte dal presupposto di fiducia e buona fede e gli oneri probatori per chi lavora su Internet sono di difficile evidenza. La Legge è in via di definizione e nei prossimi anni il telelavoro sarà soggetto a nuove discipline che potranno tutelare le aziende, sempre più esposte a rischi di diffusione e di azioni fraudolente, non solo per motivi disciplinari ma anche per importantissimi motivi di sicurezza informatica (cyber security). Cosa succede invece nel resto d’Europa? La Giurisprudenza sta producendo nuove Leggi che disciplinano i rapporti di telelavoro dipendente e, in linea generali con le nuove Leggi su Internet 2017, il trend è quello di tutelare la privacy delle persone.

In Francia, ad esempio, è nato il Diritto alla Disconnessione da Internet, che costringe le aziende con oltre 50 dipendenti a definire il regolamento “offline” dei loro dipendenti, i quali, da anno nuovo, possono ignorare i messaggi e le richieste di lavoro fuori dall’orario d’ufficio. I francesi, che già avvalevano del Diritto di non rispondere alle telefonate di lavoro fuori dagli orari di ufficio, sono molto attenti agli equilibri tra privacy e lavoro, e con questa Legge si promuove un utilizzo ragionevole dei dispositivi connessi, evitando “effetti collaterali” che potrebbero minare la salute dei lavoratori. Gli interessi dell’azienda sono anche tutelati visto che, secondo i sindacati francesi, la qualità del lavoro si abbassa in maniera significativa in quelle aziende che sono sempre connesse a Internet. Il Diritto alla Disconnessione è dunque definibile come il Diritto a non essere soggetti a procedure disciplinari o responsabilità professionale di qualunque genere al di fuori degli orari di lavoro, quando si è disconnessi da Internet. 

E in Italia? E come se il Diritto alla Disconnessione da Internet esistesse già, visto che nessun contratto collettivo consente di avviare procedure disciplinari al di fuori degli orari di lavoro e, per ciò che concerne i contratti di telelavoro, è chiaramente scritto che i telelavoratori sono tenuti ad essere connessi ai sistemi aziendali telematici soltanto durante le ore di lavoro definite nella lettera di assunzione.

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