Segnalare Fake News alla Polizia Postale

E’ possibile cancellare notizie da Facebook ed avvalersi del Diritto all’oblio anche sul popolare social network? Per cancellare notizie da Google il motore di ricerca è stato costretto ad adottare delle misure tecniche e legali dagli organi di giustizia europei affinché i cittadini potessero richiedere la cancellazione delle URL contenenti il proprio dato personale ricollegato a contenuti che potessero arrecare un danno, o che fossero illeciti o obsoleti. Google adotta il cosiddetto “protocollo Euro DP Data Protection” e prende in carico la richiesta, consegnando la decisione (il più delle volte Google non cancella i Risultati richiesti, neanche se illegittimi o arrecanti grave danno all’interessato) e restando poi a disposizione dell’Autorità per la Protezione dei Dati Personali /Garante della Privacy) che avvierà, qualora il richiedente si rivolgesse a questa Autorità, una istruttoria che sancirà la de-indicizzazione o la permanenza dei Risultati di Ricerca Google che si desidera cancellare per il Diritto all’oblio.

Su Facebook, purtroppo, non è così. Non esiste un modulo per il Diritto all’oblio e la Legge non ha obbligato il social network ad adottare le misure previste per i motori di ricerca affinché prendessero in carico la richiesta di cancellazione delle notizie da Internet, e in generale delle pagine web che contengono dati personali senza averne l’autorizzazione. Su Facebook è possibile soltanto segnalare un post o una notizia attraverso alcuni “pulsanti” e form di contatto; l’alternativa è inviare la richiesta la gestore della pagina il quale però, dietro il grembo di Facebook, può ignorarla e non rispondere legalmente. Il che è paradossale se si considera che Facebook è uno degli ambienti digitali più in voga per la diffusione di “fake news”, ovvero di notizie false che vengono diffuse non solo per motivi “di scherzo” ma anche per danneggiare una persona o produrre esternazioni negative contro di esse. Per questo motivo la Polizia italiano ha pubblicato una notizia nella quale dice di mettere a disposizione un “pulsante rosso” che etichetta pubblicamente come “falsa” una notizia che viene segnalata da un utente e riscontrata come “fake news” da parte di uno staff dedicato. La Polizia Postale, attraverso il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche, mette a disposizione un red button: se in rete circola una notizia falsa è possibile segnalarla alla Polizia la quale poi la pubblicherà sulla propria “bacheca” ed etichetterà come “fake news”. Uno strumento molto utile per difendere la web reputation e “condannare” – almeno digitalmente – gli editori e gli autori delle fake news su Internet.

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