Privacy del Domicilio digitale su Internet

Il Garante Privacy ha analizzato lo schema del decreto legislativo predisposto dal Consiglio dei Ministri, con l’intento di apportare alcune modifiche al Cad, per ciò che riguarda le informazioni sui domicili digitali del cittadino. Bisogna rendere maggiore la tutela del domicilio digitale della persona e garantire inoltre un servizio più accurato, che consente di poter porre segnalazioni al difensore civico digitale. L’obiettivo principale del Garante Privacy è quello di stipulare regole più ferree per l’accesso ai servizi digitali delle PA, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo dei dati anagrafici.

L’Autorità Garante, occupandosi della tutela della privacy della persona, non ritiene idonea la possibilità che chiunque possa accedere agli elenchi dei “domini digitali”, in quanto ciò rappresenterebbe una violazione della propria privacy. Inoltre, il fatto che chiunque possa consultare gli elenchi, potrebbe anche far accrescere il fenomeno dello spam, e anche di identity theft (ovvero furti d’identità). Ciò che sostiene l’Autorità Garante, è che il dominio digitale dovrebbe avere solo valore legale o istituzionale, vale a dire che dovrebbe essere reperibile solo per finalità del genere. Inoltre, ulteriore problema per la privacy risiede nel fatto che il difensore civico digitale pubblichi online tutte le segnalazioni sulle violazioni della normativa della digitalizzazione delle PA. Ciò ovviamente comporterebbe una notevole diffusione dei dati del denunciante.

Per ovviare ad alcuni problemi di privacy, il Garante ritiene importante tutelare la riservatezza dei dati personali delle “Basi dati di interesse nazionale”, eventualmente concedendo l’accesso ai servizi delle PA nel web, attraverso l’utilizzo di sistemi alternativi rispetto a quelli attuali, come la carta d’identità elettronica, o la Carta nazionale dei servizi. Infine, l’Authority dispone che il Codice dell’amministrazione digitale, dovrà essere considerato non come una semplice guida, ma come un vero e proprio regolamento da seguire, affinché si possa garantire un maggiore livello di sicurezza e di protezione dei dati personali. Bisogna tenere presente che la giurisprudenza si dirige sempre più, verso una maggiore protezione dei dati personali dell’utente, così come lo dimostra il nuovo testo europeo per il regolamento generale per la protezione dei dati personali, che da maggio 2018, comporterà importanti novità in materia di privacy e di sicurezza dei dati personali.

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