Diritto all’oblio su Google: le sanzioni delle Autorità

Una delle novità più importanti che sono contenute nel nuovo GDPR, emanato a maggio 2018, è il diritto all’oblio, ovvero il diritto dei cittadini di rimuovere informazioni personali da Google. Tramite l’art. 17 del GDPR si può leggere che “l’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la cancellazione dei dati personali che lo riguardano senza ingiustificato ritardo e il titolare del trattamento ha l’obbligo di cancellare senza ingiustificato ritardo i dati personali“.

La violazione di queste norme prevede delle sanzioni molto severe ed altrettanto corpose, con multe che possono arrivare anche a 100 milioni o fino al 4% del fatturato mondiale annuo del titolare al trattamento dei dati. Nell’articolo di oggi parleremo di una recente sanzione, comminata ai danni di Google, da parte del Garante Privacy spagnolo.

La vicenda

È stata inflitta a Google una pesante sanzione da 10 milioni di euro da parte del Garante Privacy spagnolo (AEPD), dopo aver constatato due gravissime infrazioni, a seguito della cessione illecita a terzi dei dati dei cittadini e per aver ostacolato il diritto all’oblio richiesto dagli stessi. È stato lo stesso Garante a rendere nota la notizia, attraverso un comunicato stampa diramato il 18 maggio. Tutto è nato grazie a due denunce pervenute al Garante nelle quali veniva accusato Google di aver raccolto i dati dei cittadini che compilavano il modulo online al fine di richiedere la deindicizzazione di alcuni contenuti.

Tali moduli venivano poi inviati da Google stesso al database del progetto Lumen e, successivamente, diffusi online senza alcuna autorizzazione da parte degli interessati. Sostanzialmente, invece di rispettare la volontà dei cittadini i quali richiedevano di cancellare informazioni da Internet, Google attuava una procedura che comportava la permanenza sul web delle richieste di rimozione, vanificando la loro volontà di essere dimenticati e violando così l’art. 17 del GDPR

Il provvedimento emesso dal Garante Privacy spagnolo

Attraverso il Provvedimento PS/00140/2020, oltre alla maxi multa di 10 milioni di euro, il Garante ha ordinato al motore di ricerca di modificare la procedura con il quale gli utenti possono richiedere il diritto all’oblio su Google e di cancellare tutti i dati personali che sono stati comunicati al Progetto Lumen tramite le richieste di deindicizzazione. Infine, è stata invitata l’Università di Harvard, gestore del progetto, a cessare l’utilizzo di questi dati, cancellandoli dai propri archivi.

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