Chi prende le decisioni in merito alle richieste di rimozione da Google?

Qualsiasi utente, in rete, può pubblicare foto, video, notizie o contenuti, riferiti sia all’utente stessi che ad altri soggetti. È per questo che può capitare che tali contenuti risultino pregiudizievoli per la reputazione del diretto interessato e lesivi per la sua privacy.

In questi casi, per evitare che circolino notizie diffamatorie in rete, si può ottenere la cancellazione dei contenuti da Google, invocando il “diritto all’oblio“. Per questo motivo, è importante sapere come eliminare informazioni da Internet.

Cos’è diritto all’oblio

Il diritto all’oblio è quel particolare diritto che ha un soggetto ad essere “dimenticato”. Attuare il diritto all’oblio significa rimuovere quei link che rimandano a contenuti online ritenuti lesivi per la propria reputazione e privacy. Sul web, infatti, un contenuto è facilmente raggiungibile da chiunque abbia accesso ad internet mediante i link che compaiono attraverso le ricerche effettuate, ad esempio, su Google.

Questo particolare meccanico viene chiamato “indicizzazione“, che consente la visualizzazione di pagine o siti, presenti nelle banche dati dei motori di ricerca, attraverso l’inserimento di parole chiave (ad esempio nome e cognome). Con il diritto all’oblio, di conseguenza, si ottiene la rimozione di tali link e la rimozione contenuti obsoleti Google grazie alla “deindicizzazione”.

Quest’ultima, però, non equivale a rimuovere totalmente un contenuto su internet, ma semplicemente a non farla reperire facilmente dai motori di ricerca. L’unico modo per eliminare definitivamente un contenuto dal web, è contattare direttamente il webmaster o il proprietario del sito che lo ha pubblicato e chiedere la rimozione.

Chi prende le decisioni in merito alle richieste di rimozione da Google?

Per poter applicare il diritto all’oblio su Google, bisogna inviare al motore di ricerca una richiesta, da evadere attraverso la compilazione di un modulo. Attraverso questo modulo abbiamo la possibilità di ottenere la cancellazione delle nostre informazioni personali. Ci sono diverse informazioni che dobbiamo necessariamente inserire, tra cui il Paese d’origine, nome, cognome ed indirizzo mail.

Un’altra informazione fondamentale riguarda l’inserimento degli URL collegati alle informazioni che vogliamo fare rimuovere e, ovviamente, i motivi della richiesta. Anche se chiunque può esercitare il diritto all’oblio, è bene specificare che le tempistiche potrebbero essere piuttosto lunghe e non sempre le richieste vengono accolte da Google.

Motivo per cui è estremamente importante essere più chiari ed esaustivi possibile quando inoltriamo la nostra richiesta. A prendere la decisione finale in merito alle richieste di diritto all’oblio da Google sarà direttamente il motore di ricerca attraverso un team di revisori qualificati specializzati che opera principalmente a Dublino, in Irlanda.

Richiedere l’aiuto di un professionista con competenze giuridiche ed informatiche potrebbe essere una mossa a nostro favore considerando che esistono numerose leggi a tutela degli utenti ma che bisogna saperle sfruttare come armi in nostra difesa.