Secondo l’organismo commerciale Insurance Europe, introdurre il diritto all’oblio nella legislazione europea per le persone affette da gravi malattie potrebbe danneggiare sia i consumatori che i loro assicuratori. Il monito di Insurance Europe è arrivato in risposta alla revisione, tuttora in corso, della direttiva UE sul credito al consumo (CCD), che sta vagliando l’ipotesi di cancellare notizie da Google per tutte le persone con diagnosi preventive di alcune malattie, tra cui il cancro.
L’ipotesi del Parlamento europeo
Il Parlamento europeo ha proposto agli Stati membri di redigere un elenco di malattie trasmissibili e non per le quali introdurre il diritto all’oblio, di cui 10 anni per gli adulti e 5 anni per i soggetti affetti da queste patologie prima dei 18 anni. Questo sta a significare che un soggetto non è più tenuto a comunicare, al suo assicuratore, una diagnosi preventiva di alcuna malattia.
La risposta del settore assicurativo
Insurance Europe ha avvisato che questa “mossa” andrebbe a ridurre la protezione assicurativa per tutti i consumatori, in quanto aumenterebbero i premi medi e diminuirebbe la copertura a causa dell’incertezza rappresentata da “potenziali rischi più elevati”. Il settore assicurativo ha infatti affermato che i rischi di questa proposta del Parlamento europeo sono molto alti, a causa della possibilità di applicare il diritto all’oblio su un numero troppo elevato di malattie, piuttosto che limitarsi esclusivamente al cancro. Questo, lungo termine, porterà alcuni prodotti assicurativi a diventare sempre meno redditizi ed attraenti agli occhi dei consumatori, creando il pericoloso rischio di sottoassicurazione. Inoltre, secondo Insurance Europe, aggiungere sempre più malattie significherà anche una più complessa terminologia medica per poterle definire, portando i clienti a fare confusione, non sapendo se rivelare o meno una diagnosi preventiva. Per la nota azienda assicurativa, le malattie in questione dovrebbero essere incluse in un elenco nazionale basato su pareri di esperti, piuttosto che su dati scientifici, statistici e medici che possono mostrare obiettivamente il rischio che una malattia si verifichi e quindi la fattibilità di aggiungerla all’elenco. L’assenza di informazioni sui rischi assicurato, porterà gli assicuratori a non rispettare i propri obblighi normativi e a creare riserve adeguate, in quanto saranno in possesso di tutte le informazioni necessarie. Secondo il settore assicurativo, l’introduzione di qualsiasi diritto a livello europeo dovrebbe avvenire tramite una condotta flessibile e che sia concordata da tutte le parti chiamate in causa e supportata da dati medici, scientifici e statistici.