Eliminare notizie da Google, un recente provvedimento del Garante della Privacy

Nel caso in cui sul web troviamo dei contenuti che ledono la nostra reputazione online è possibile appellarsi al diritto all’oblio per chiedere a Google la cancellazione delle notizie da internet. Questo accade soprattutto quando le notizie riportate contengono dei fatti distorti o incompleti che vanno solo a danneggiare la reputazione dell’individuo. Nel caso in cui Google rifiuti la richiesta di cancellazione è possibile rivolgersi al Garante Privacy per cercare di ottenere quanto richiesto. Nell’articolo di oggi parleremo del provvedimento n. 9522159 emesso dal Garante Privacy il 12 novembre 2020.

Il rifiuto di Google ed il ricorso al Garante

La vicenda risale al 2029, quando un soggetto chiese a Google la cancellazione di diversi URL che riportavano una notizia risalente a 30 anni prima, che lo vedevano coinvolto in un reato di falso giudiziale ormai concluso. Google, una volta ricevuta la richiesta, prese in considerazione soltanto la deindicizzazione di alcuni degli URL indicati dal richiedente, rispondendo che quelli non rimossi si riferivano a fatti diversi, risalenti al 2014 e pubblicati da diverse note testate nazionali visto l’elevato interesse pubblico dato dalla figura ricoperta dal soggetto di importante uomo d’affari.

Il provvedimento del Garante

Il Garante, con il provvedimento emesso, ha affermato di non poter accettare la richiesta di rimozione di alcuni URL in quanto, proprio come affermato da Google, si trattava di notizie risalenti al 2014 e che riportavano degli sviluppi più recenti rispetto alla vicenda dal 1989 indicata dal richiedente. Confermando quindi la decisione di Google, il Garante Privacy ha ordinato al motore di ricerca di cancellare soltanto gli URL che rimandavano ad un’immagine incompleta e distorta del soggetto, ritenendo però lecito lasciare gli altri URL. In alcuni casi il fattore temporale crea, negli utenti che si appellano al diritto all’oblio, molta confusione e se un articolo recente sia trattato velocemente rispetto ad un evento risalente a molti anni prima non costituisce obbligatoriamente un pretesto per richiedere il diritto all’oblio sulla base giuridica del fattore temporale. Infatti, rispetto alla sopra citata vicenda, le notizie riguardavano dei fatti accaduti nel 2014 ed avendo, inoltre, una notevole rilevanza penale, non sono stati riconosciuti i requisiti essenziali del diritto all’oblio. Proprio come stabilito dal GDPR è infatti necessario un maggiore periodo di tempo affinché possano essere rimosse dal web delle azioni criminose piuttosto gravi come quella fatta dal richiedente. Prima di richiedere di cancellare notizie da Google è necessario studiare le linee guida europee e valutare se ci siano i presupposti previsti dai regolamenti internazionali sulla privacy.