Nell’epoca digitale, caratterizzata da un uso smodato e talvolta eccessivo di internet, non è infrequente che sul web ci si possa imbattere in contenuti diffamatori relativi alla nostra persona. Questi possono mettere a rischio la reputazione la nostra reputazione, esponendo così la stessa a danni sia a livello professionale che personale. Ebbene per ragioni di privacy, è lecito che ci venga concesso il diritto di richiedere la rimozione di determinate informazioni personali che ci riguardano, e di essere dimenticati in relazione ad una speciale fatto storico, questo prende il nome di diritto all’oblio. Google mette a disposizione prima di tutto un modulo atto alla rimozione delle informazioni personali, possono queste essere contenuti, come immagini, video o notizie, o ancora URL con la correlata indicizzazione del nostro nome.
Qual è la corretta procedura per eliminare il proprio nome dalle ricerche Google?
Gli interessati o i terzi che li rappresentano devono in primo luogo compilare il modulo web per richiedere la rimozione delle proprie informazioni personali, nonché dunque del proprio nome, che lo stesso Google mette a disposizione. Una volta terminata la compilazione guidata di quest’ultimo, verrà comunicata attraverso una mail al richiedente la conferma della corretta ricezione della richiesta. A questo punto, la persona interessata verrà informata circa la determinazione di Google, ed eventuale non si possa procedere con la rimozione sarà allegata alla mail anche una breve spiegazione del diniego Al momento la procedura consente di rimuovere i risultati nell’ambito di ricerche Google, Google immagini, ricerca video e Google News. Google dunque, una volta determinatasi in senso favorevole può riconosce: la cancellazione dai risultati di ricerca del nome dell’interessato, in questo modo il contenuto lesivo non apparirà più quando si andrà a digitare il nome ed il cognome della persona interessata. Ma nella maggior parte dei casi ciò che si ottiene è la deindicizzazione del nome dalle query di ricerca Google.
Cosa si intende per deindicizzazione
La deindicizzazione dai motori di ricerca, seppur non equipollente alla cancellazione, in punto di praticità consegue i medesimi effetti; attraverso questo metodo si ottiene infatti la cancellazione delle informazioni relative a quel soggetto nelle query di Google, la notizia sarà sì visibile, ma solo agli utenti che si collegheranno sulla pagina in cui è contenuto l’articolo.00 Il diritto all’oblio infatti si concretizza nella maggior parte dei casi con la deindicizzazione, che consegue lo stesso effetto pratico della eliminazione. Sul punto è necessario rilevare che un’altra pronuncia della Corte emessa nel settembre 2019, con la quale la stessa ha definito lo scopo territoriale del diritto alla deindicizzazione, precisando che l’articolo 17 del GDPR deve essere interpretato “nel senso che il gestore di un motore di ricerca, quando accoglie una domanda di deindicizzazione in applicazione delle suddette disposizioni, è tenuto ad effettuare tale deindicizzazione non in tutte le versioni del suo motore di ricerca, ma nelle versioni di tale motore corrispondenti a tutti gli Stati membri”.
