Cancellare Notizie da Google: un interessante Provvedimento del Garante

Le notizie ed i contenuti presenti su Google sono il risultato di ciò che viene pubblicato dai siti web e quindi appare nella ricerca raggiungibile da qualsiasi utente, semplicemente digitando delle chiavi di ricerca. Se quindi tra i risultati del motore di ricerca appare un proprio dato personale, una notizia che abbia violato i propri diritti o assunto un comportamento illecito, è buona norma rivolgersi sempre ad un assistente legale che possa affiancare il richiedente nelle sue segnalazioni, sia per non incorrere in un semplice errore procedurale o in un dato fornito in modo sbagliato che potrebbe invalidare la richiesta, sia perché soltanto un legale può conoscere come procedere nei vari tentativi di richieste rimozione. I primi step di segnalazione al webmaster e poi a Google spesso potrebbero infatti dare esito negativo e solo un legale potrebbe sapere quando è il caso di persistere e procedere con tale segnalazione direttamente al Garante della Privacy.

Il GPDP (il Garante per la Protezione dei Dati Personali) può infatti decidere di essere d’accordo o meno con la decisione presa da Google in merito ad una richiesta di rimozione, decidendo in modo indipendente dal team di Google LLC se tale richiesta sia fondata o meno. È il caso ad esempio del Provvedimento del Garante della Privacy avuto luogo il 29 ottobre 2020: questo è uno degli esempi di segnalazioni in cui, per merito della decisione presa da un legale di non demordere al momento del rifiuto da parte di Google e di procedere piuttosto con la segnalazione direttamente all’Autorità Garante, il diretto interessato ha ottenuto la cancellazione delle proprie informazioni personali da Google.

Basandosi sul Codice in materia di protezione dei dati personali e sul Regolamento UE sulla Privacy, in particolare sull’art.77 del Regolamento, l’interessata aveva richiesto all’Autorità Garante di ordinare a Google LLC la rimozione di alcuni URL collegati a contenuti riguardanti notizie di gossip sul proprio conto, in quanto riguardavano in prima persona la sua vita personale, la sua partecipazione ad un concorso di bellezza di rilievo nazionale risalente a più di dieci anni prima. L’apparizione di tali URL tra i risultati di ricerca in associazione al proprio nominativo stavano però intaccando la sua web reputation, motivo per cui l’interessata ha rivendicato il suo diritto ad escludere la reperibilità in rete in associazione al proprio nominativo di informazioni risalenti ormai a molto tempo prima ed rispetto alle quali non sussisteva più ormai alcun interesse pubblico.

Circa due mesi dopo la sua richiesta di rimozione, il team di Google LLC aveva accolto solo in parte la sua richiesta, eliminando alcuni URL dai risultati di ricerca associati al proprio nominativo, deindicizzandone manualmente degli altri e lasciando invece intatti altri URL ancora. In particolare riguardo questi ultimi URL, Google aveva dichiarato non sussistenti i presupposti per il diritto all’oblio e quindi infondata la richiesta di rimozione dell’interessata poiché si trattava di articoli e video afferenti la partecipazione della stessa ad un concorso di bellezza di rilievo nazionale, informazione alquanto rilevante per l’interesse pubblico in quanto l’attuale ruolo ricoperto dall’interessata era proprio quello di modella professionista. Di fronte a tale diniego, l’interessata affiancata dai suoi legali ha proceduto per la sua strada ed ha finalmente sentito dichiarare fondata la sua richiesta dal Garante della Privacy. L’Autorità ha infatti riconosciuto, in virtù del diritto all’oblio, dell’articolo 29 e delle Linee Guida adottate il 26 novembre 2014 in seguito alla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 13 maggio 2014, che il suo reclamo in merito alla rimozione dei suddetti URL era fondato, per diversi motivi: innanzitutto i contenuti reperibili tramite i suddetti URL riguardavano un concorso di bellezza avvenuto ormai dodici anni prima; inoltre, tali avvenimenti non erano più nemmeno collegati alla sua attuale professione di consulente, non di modella professionista, stando a quanto dichiarato dall’interessata.

Ai sensi dell’art. 58, par. 2, lett. c) e g), del Regolamento, l’Autorità Garante ha quindi ingiunto a Google LLC di rimuovere entro venti giorni tali URL dai risultati di ricerca reperibili in associazione al nome dell’interessata. In caso di inosservanza di quanto disposto dal Garante, lo stesso Google avrebbe potuto ricevere una sanzione amministrativa di cui all’art.83, par. 5, lett. e) del Regolamento sopra citato.

Come cancellare notizie da internet attraverso il modulo Google per la richiesta

Quando l’argomento di discussione è il diritto all’oblio oltre a parlare della sua definizione precisa, si parla anche spesso dei vari moduli messi a disposizione per cancellare le notizie da internet. In questo articolo andiamo ad analizzare più nello specifico quello disponibile sul sito di Google.

Il modulo Google per la richiesta di cancellazione

Per proteggere la tua web reputation da eventuali fughe di dati e proteggere in questo modo la tua privacy, Google mette a disposizione un modulo per richiedere il blocco della visualizzazione dei tuoi dati personali. In questo modulo, composto da vari campi, dovrete inserire le informazioni richieste da Google per compilarlo in maniera corretta. Ogni parte va riempita prestando massima attenzione alle richieste che vi vengono sottoposte, altrimenti rischierete di non riuscire a completare la procedura. Il modulo è diviso in quattro parti, ognuna delle quali è formata a sua volta da differenti campi:

1. “I TUOI DATI” – La prima parte consiste nell’inserimento dei dati anagrafici fondamentali per la riuscita della procedura e all’interno di essa sono presenti i seguenti campi:

  1. Paese di origine Selezionare il vostro paese d’origine dalle opzioni del menu a tendina.
  2. Nome Anagrafico completo Il nome e il cognome della persona che sta compilando il modulo.
  3. Indirizzo e-mail di contatto L’indirizzo e-mail di chi sta compilando la richiesta, che sarà utilizzato per le comunicazioni.
  4. Agisco per conto di … – Scegliere tra le opzioni proposte dal modulo la persona per la quale state compilando la richiesta.
  5. Il tuo rapporto giuridico con la persona per conto della quale viene fatta la richiesta – Specificare il tipo di rapporto giuridico che lega voi e la persona specificata nel campo precedente.
  6. Hai inviato una richiesta precedente?  –  Se avete usufruito in passato di questo modulo potete rispondere alla e-mail ricevuta in precedenza per una più celere procedura.

2 “IDENTIFICA LE INFORMAZIONI PERSONALI CHE VUOI RIMUOVERE E LA RELATIVA POSIZIONE”  

 Nella seconda parte del modulo chiamata: dovete indicare dove si trovano i contenuti da rimuovere e perché volete rimuoverli: 

  1. URL dei contenuti all’interno dei quali si trovano le informazioni personali che vuoi rimuovere – In questo campo vanno scritti gli indirizzi URL completi dei dati da rimuovere.
  2. Motivo della rimozione – Spiegare il motivo che vi spinge a cancellare tutti gli URL che avete inserito nel campo precedente di questa parte, e che tipo di correlazione esiste tra loro e la persona indicata nel quarto campo della prima parte.
  3. Nome utilizzato per la ricerca – Indicare il nome che, se scritto all’interno della barra di ricerca permette la visualizzazione dei risultati che hai intenzione di cancellare.

3 “DICHIARAZIONI GIURATE Nella terza parte troverete una serie di importanti informazioni da leggere con cura con delle caselle da barrare per presa visione.

4 “FIRMA In quest’ultima parte dovete semplicemente firmare nell’apposito spazio.