Quali sono le domande frequenti relative alle richieste di rimozione di risultati di ricerca ai sensi delle leggi sulla privacy europee. Innanzi tutto cerchiamo di comprendere le motivazioni che spingono un soggetto a voler rimuovere un contenuto dalla rete. Su internet non è inconsueto che circolino contenuti diffamatori che mettono a rischio la reputazione, seppur online, di un soggetto, rischiando così di danneggiarlo a livello professionale e personale. Ebbene per ragioni di privacy, è lecito avere il diritto di richiedere la rimozione di determinate informazioni personali che ci riguardano, e di essere dimenticati in relazione ad una speciale fatto storico, questo prende il nome di diritto all’oblio. Google mette a disposizione prima di tutto un modulo atto ad eliminare notizie ed informazioni personali, possono queste essere contenuti, come immagini, video o notizie, o ancora URL con la correlata indicizzazione del nostro nome. Analizziamo alcune delle domande più frequenti o anche FAQ relative alla rimozione del nome dai risultati di ricerca Google.
Come funziona la procedura di Google?
I soggetti interessati o i loro rappresentanti devono in primo luogo compilare il modulo web di Google, di cui si è detto in apertura. Al termine della compilazione guidata verrà comunicata a mezzo mail alla persona la conferma di corretta ricezione della richiesta. A questo punto, l’interessato verrà informato rispetto alla determinazione di Google, ed eventuale non si possa procedere con la rimozione sarà allegata alla mail anche una breve spiegazione del diniego. Al momento la procedura consente di cancellare i risultati nell’ambito di ricerche Google, Google immagini, ricerca video e Google News.
Chi può richiedere la rimozione dei contenuti su Google?
Tutti possono richiedere la rimozione di un contenuto sul web pregiudizievole per la persona. Google dà la possibilità di poter inoltrare la richiesta anche per conto di altri, purché questi siano legalmente autorizzati a farlo. Dunque in tal senso, l’interessato deve delegare con apposito atto di delega colui che presenta la richiesta.
Chi è deputato a prendere le decisioni in merito alle richieste di rimozione dei contenuti?
In effetti la domanda appare più che lecita, una volta che abbiamo inoltrato la richiesta è bene anche conoscere chi decide sul merito della questione. Ebbene, tali decisioni competono al personale di Google LLC, nella specie un team di revisori qualificati. Al fine di avere un’opinione più completa in merito ai casi maggiormente complessi è stato stabilito dal 1° novembre 2015 che si possa adire anche il personale senior e gli avvocati di Google.
Quali sono i criteri valutativi delle richieste?
Il Team di Google non rifiuta mai automaticamente una richiesta di rimozione dei contenuti. La procedura in se consta di 4 fasi così riassunte:
-Valutare la richiesta contiene le informazioni necessarie per poter decidere. Nel caso in cui queste manchino il Team di Google potrà richiedere informazioni suppletive idonee al fine di addivenire ad un responso.
-Stabilire se la persona che presenta la richiesta è residente in Europa ovvero sia collegata al Continente;
-Stabilire se effettivamente vi siano collegamenti ed indicizzazioni di contenuti rispetto al nome dell’interessato;
-Decidere se la pagina per cui è stata fatta richiesta di rimozione include informazioni inadeguate, irrilevanti o non più necessarie. Inoltre viene valutata la presenza di un interesse pubblico alla vicenda in oggetto, questo per il rispetto del diritto di cronaca e di informazione pubblica.
Come avviene effettivamente la rimozione?
Il team una volta appurata la idoneità della richiesta non rimuove completamente le pagine dai risultati di ricerca Google. Invero, vengono rimossi gli URL relative ad un determinato nominativo, il quale non verrà più mostrato nelle query di ricerca Google. Inoltre, attraverso segnali di geo localizzazione, verranno limitati gli accessi dal paese di provenienza del soggetto che ha richiesto la rimozione avverso quel determinato sito.
Se invece il Team non dovesse approvare la idoneità della richiesta, e dunque decide di non rimuovere l’URL, l’interessato può richiedere ad una autorità locale per la protezione dei dati, nella specie il Garante Privacy, esamini la decisione di Google.
Quali sono le procedure successive alla rimozione?
La prassi di Google è quella di informare attraverso una richiesta di natura legale il webmaster – vale a dire colui gestisce un sito web e ne cura il posizionamento in rete attraverso studi online – della pagina cui viene tolto l’URL, in ossequio all’ottemperanza del diritto all’oblio. Per tutelare la privacy delle persone che hanno presentato richiesta per la cancellazione di informazioni o URL lesive attraverso il modulo Google, il Team procedente invia solo gli URL interessati, senza far trapelare i nomi dei richiedenti. A questo punto il webmaster che riceve la richiesta può richiedere di riesaminare la decisione.