Diritto all’oblio, gli effetti su Google

Sono passati otto anni dalla famosa sentenza “Google Spain” con la quale la Corte di Giustizia ha riconosciuto i motori di ricerca come i titolari del trattamento dei dati degli utenti, indicandoli pertanto come i responsabili della corretta raccolta, gestione ed elaborazione delle informazioni personali che sono presenti sul web. Questa qualificazione è andata a delineare il quadro sia delle responsabilità che degli obblighi che ricadono sui motori di ricerca, riconoscendogli un ruolo del tutto centrale nella società attuale, in virtù del fatto che è proprio grazie a loro che ogni utente ha la possibilità di reperire qualsiasi informazione su internet. Al giorno d’oggi la quantità di informazioni presenti in rete è enorme e pensare ad un mondo digitale senza i motori di ricerca renderebbe l’attività di ricerca estremamente difficile se non impossibile. Ma al tempo stesso, l’importanza della loro attività va proprio a testimoniare quanto sia delicato il ruolo di custodire tali informazioni.

L’onere di intervenire che ha Google in merito al diritto all’oblio

In un mondo sempre più digitale ed alla luce dell’importante ruolo rivestito da Google e dagli altri motori di ricerca, la Corte di Giustizia gli ha quindi affidato il compito della realizzazione del diritto all’oblio sul web, meglio inteso come diritto alla deindicizzazione, dandogli l’onere di intervenire in qualità di titolari al trattamento, nel caso in cui il cittadino interessato dimostri un uso improprio o illecito dei suoi dati personali. Proprio come stabilito dall’art. 17 del Regolamento EU 679/2016, è il motore di ricerca che dovrà rimuovere le informazioni nel caso in cui, rispetto alla finalità originaria, non siano più necessarie, o siano state trattata illecitamente. Va però sottolineato che il diritto alla tutela della vita privata non è assoluto ma va sempre contrapposto e bilanciato in funzione del ruolo rivestito dall’interessato e da altri diritti fondamentali. Ricade quindi su Google il compito molto difficile e delicato di valutare, caso per caso, se sussistono le motivazioni per le quali è possibile o meno appellarsi al diritto all’oblio. Il diritto all’oblio viene evocato dalle persone che desiderano cancellare notizie dal web, eliminare notizie da internet, cancellare notizie da Google, rimuovere il proprio nome dalle ricerche Google, cancellare notizie dai risultati di ricerca, deindicizzare URL dalle pagine di ricerca Google.

Gli effetti su Google del diritto all’oblio

Possiamo quindi dire che, all’interno dello scenario digitale, sia Google che gli altri motori di ricerca hanno un ruolo fondamentale sia in termini di “fonti di informazione e libero accesso ad esse“, in assenza di ingiustificati ostacoli legali, sia come “custodi” alla circolazione delle notizie stesse garantendo, se previsto, il diritto all’oblio di tutti gli utenti.

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