Dal momento in cui sottoscrivi un nuovo contratto, condividi una grandissima quantità di dati con il tuo operatore telefonico. Da quelli anagrafici alle informazioni sulla tua posizione, dalle tue ricerche su internet al tuo traffico telefonico.
Ma se decidi di cambiare fornitore, che fine fa questa mole di dati? Il GDPR ha introdotto importanti normative in materia di data retention, ovvero conservazione di dati. In questo articolo, ti spiegheremo quali sono i punti previsti dal GDPR e dal Garante della Privacy. Inoltre, ti diremo quali sono le tipologie di dati raccolte dagli operatori telefonici
Operatori telefonici e raccolta di dati sul comportamento dell’utente
Spesso quando si parla di trattamento di dati personali, le informative degli operatori telefonici non sono chiare e trasparenti. Per fortuna c’è il Garante della Privacy a tutelare la sicurezza delle nostre informazioni personali. In particolare, i consumatori vengono tutelati dal GDPR (General Data Protection Regulation) che, riguardo ai dati raccolti dagli operatori telefonici, specifica:
- i dati possono essere conservati per tutto il periodo durante il quale vengono utilizzati;
- gli operatori telefoni non hanno alcun obbligo alla conservazione degli eventuali documenti richiesti per identificare l’utente;
- l’operatore ha l’obbligo, in fase di sottoscrizione del contratto, di informare l’utente quali dati e per quali finalità verranno utilizzati;
- l’utente ha il diritto di richiedere, in qualsiasi momento, se i suoi dati sono utilizzati e se sì, con quali finalità. In questo caso, l’operatore telefonico ha sempre l’obbligo di rispondere.
Quali dati raccolgono gli operatori telefonici
I dati anagrafici sono sicuramente i primi che fornirai a un nuovo gestore telefonico, ma non sono gli unici. Infatti, durante il periodo in cui utilizzi la sua rete telefonica e internet, fornisci al tuo operatore telefonico una gran quantità di informazioni. Per capire meglio l’entità del problema, analizziamo i dati raccolti dai 5 principali operatori telefonici italiani. Questi ultimi sono Tim, Vodafone, Iliad, Fastweb e WindTre (segui questo link per attivare l’operatore telefonico a Roma). Oltre ai dati anagrafici, essi raccolgono informazioni relative a:
- posizione;
- cronologia di navigazione internet;
- elenco chiamate e traffico telefonico;
- abitudini di consumo per la profilazione.
Cancellare i propri dati dai database degli operatori telefonici
Per quanto riguarda l’utilizzo di queste informazioni durante il periodo contrattuale, il GDPR parla chiaro: l’operatore può disporre dei dati solo per il periodo in cui li utilizza. A questo punto però, ti potresti chiedere cosa succede quando decidi di cambiare operatore e sottoscrivere un nuovo contratto.
In questo caso è necessario che tu comunichi al tuo operatore la tua scelta e la tua richiesta di cancellazione dei dati. Bisogna dire che i 5 principali operatori telefonici informano i clienti di questa possibilità. Non solo, quasi tutti i fornitori mettono a disposizione un apposito modulo per chiedere la cancellazione dei dati.
Per concludere, per maggiori informazioni sulla conservazione dati da parte degli operatori telefonici, ti suggeriamo di visitare il sito del Garante Privacy. Navigando su questa pagina sarai in grado di trovare il testo completo del GDPR e leggere le informazioni che ti servono. Oppure potrai consultare gli interessanti articoli di approfondimento pubblicati sul sito.