Come fa Facebook a proporre ad ogni singolo utente dei contenuti diversi, personalizzati e adatti a lui? Semplice: tracciando i movimenti online dei suoi utenti e definendo la personalità di ognuno. Data Selfie è una nuova estensione di Chrome che vuole rivelare in che modo Facebook studia i movimenti degli utenti per poi proporgli contenuti personalizzati e adatti ad ognuno.
L’estensione è disponibile gratuitamente e in open source, e mostra in che modo vengono tracciati in tutti i movimenti online degli utenti Facebook al fine di ottenere informazioni sulla personalità, sfruttando algoritmi di elaborazione del linguaggio naturale e del machine learning di Watson di IBM e dell’Università di Cambridge.
Una volta installata, l’estensione si attiva ogni volta che si accede a Facebook, ed appare come una bolla sulla destra della schermata sotto forma di “cronometro” che indica quanti secondi stiamo spendendo su un contenuto. Cliccando sull’icona, si accede al pannello di controllo che, distribuito su una timeline, riporta l’uso che facciamo di Facebook, in cui ogni attività è distinta da un colore diverso: in verde, ad esempio, saranno evidenziati i contenuti visti, in blu quelli apprezzati in azzurro i link su cui si è cliccato e in giallo le parole digitate. Vengono tracciati anche i like, i commenti, le pagine visitate, i post scritti e quelli cancellati, i messaggi inviati e il relativo testo. Data Selfie stila una sorta di classifica con gli amici, le pagine e i contenuti a cui dedichiamo più tempo. La sezione in basso, poi, è dedicata alle predizioni, e dimostra in che modo gli algoritmi Facebook utilizzano le singole informazioni, unendole tra loro e creando un profilo demografico e psicologico dell’utente. Da questo profilo, l’algoritmo predittivo può appunto predire cosa pensa un utente e quali reazioni e atteggiamenti può avere nei confronti di singoli temi. E a questo punto Facebook saprà perfettamente quali profili “vendere” ai propri inserzionisti.