Privacy consumatori in Apple e Google

Il mercato tecnologico cresce costantemente e ogni giorno nascono nuove app e nuovi servizi che cercano di soddisfare le esigenze degli utenti nel migliore dei modi. La soddisfazione del consumatore è la mission di ogni impresa presente sul mercato e riuscire pertanto a capire cosa piace e cosa non piace è per l’azienda importantissimo. Ecco perchè, attraverso la tecnologia, note aziende come Google, Microsoft, Facebook e tante altre utilizzano dei sistemi che riescono ad estrapolare i gusti dei consumatori, così da adottare in seguito strategie di marketing appositamente per loro. Ovviamente ciò influisce sulla privacy dell’utente, che viene sempre meno a favore di strategie di mercato. Ma rispetto alle aziende sopra citate, si distanza d’altra parte un altro importantissimo colosso tecnologico, che è riuscito a coniugare due concetti fondamentali, privacy e intelligenza artificiale, ovvero l’azienda Apple.

Infatti, è emblematico il caso di Apple contro l’Fbi americana, in quanto l’azienda di iPhone ha voluto difendere fino alla fine la privacy di un dispositivo, il cui proprietario era un possibile attentatore. L’obiettivo marketing di Apple è quello di trattare i dati dei suoi clienti nel rispetto totale della privacy, infatti utilizza solo una parte di questi per migliorare le prestazioni di Safari. Come dichiara la stessa azienda: “I dati personali sui tuoi dispositivi devono essere protetti, e mai diffusi senza la tua autorizzazione. Ecco perché nei nostri prodotti integriamo sistemi di crittografia, tecnologie di sicurezza on-device e altri strumenti che ti permettono di condividere solo quello che vuoi tu, quando e come decidi tu. E grazie a tecniche come la privacy differenziale, possiamo offrire ai nostri utenti un servizio sempre migliore pur continuando a proteggere le informazioni che riceviamo. La privacy differenziale aggiunge informazioni casuali ai tuoi dati prima che vengano analizzati da Apple, così che non possano essere collegati al tuo dispositivo: solo quando i tuoi dati vengono combinati con quelli di molti altri utenti le aggiunte casuali si compensano a vicenda, lasciando emergere modelli che ci aiutano a conoscere meglio le abitudini d’uso degli utenti, senza darci informazioni sulle singole persone”.

Apple precisa che i dati personali non vengono distribuiti a terzi per scopi di marketing o pubblicitari. Inoltre, vi sarà un’ulteriore importante novità sui nuovi dispositivi iPhone X, all’interno del quale ci sarà un chip, l’A11 Bionic, che si basa sulle operazioni relative all’intelligenza artificiale, come il riconoscimento degli oggetti durante una registrazione video. Ciò farà in modo che verranno raccolti dati -attraverso algoritmi automatici-  senza dover usufruire dei dati personali dell’utente.

 

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