Nuove Regole di Censura su Facebook

Ogni giorni, oltre un miliardo di persone in tutto il mondo si ritrova a  condividere su Facebook notizie, storie, foto, video ed ogni altro tipo di informazione. Questo aspetto indubbiamente contribuisce a rendere Facebook il social network per eccellenza, aperto a chiunque, che si configura come una piattaforma di scambio culturale di discussione socialmente utile. Le persone che ogni giorno condividono contenuti, sono le stesse persone che si ritrovano a leggere contenuti condivisi da altri utenti e ad interagire, più o meno attivamente, con essi. Per questo motivo Facebook impone delle limitazioni alla libera diffusione di contenuti ed invita i suoi utenti a seguire delle regole che non solo sollecitano al rispetto del buon costume, ma impongono anche dei limiti ben precisi, superati i quali si rischia la censura su Facebook. Parlare di censura su Facebook però non sempre è facile, soprattutto se si tiene in considerazione il fatto che il social network, attraverso le sue interazioni, rispecchia la diversità di una comunità di oltre un miliardo di persone e, per questo motivo, ciò che agli occhi di qualcuno può apparire fastidioso, potrebbe non rientrare nei parametri di censura di Facebook.

Ma come funziona la censura su Facebook? A moderare i post soggetti a segnalazioni su Facebook da parte degli utenti, contrariamente a ciò che viene spontaneo pensare, non è uno dei tanti algoritmi messi a punto da Mark Zuckerberg, ma è un team di impiegati sparsi in tutto il mondo che lavorano tutto il giorno, tutti i giorni, per dare riscontro ad ogni singola segnalazione di contenuti inappropriati su Facebook nel giro di 48 ore. Facebook ha diviso la sua squadra di moderatori in quattro sezioni: hacker e account fasulli, hate speech, pornografia e spam, sicurezza. Le persone impegnate nelle funzioni di controllo dei post su Facebook vengono adeguatamente preparate con dei corsi di formazione specifici e con un manuale che illustra passo dopo passo le procedure da applicare.

Cerchiamo di capire meglio quali sono i contenuti inappropriati e come funziona la censura su Facebook. Uno degli aspetti più interessanti ed allo stesso tempo più complessi dei criteri di censura è l’hate speech, il linguaggio dell’odio, che il social network non consente in alcun modo. In particolare viene censurato il linguaggio dell’odio nei confronti di membri delle categorie protette di Facebook. Queste categorie riguardano l’appartenenza religiosa, l’etnia, disabilità e gravi malattie, l’orientamento sessuale, la razza, il sesso, l’identità di genere e la provenienza nazionale. Ma questo solo in linea generale. Ci sono, infatti, delle “sottocategorie protette” che riguardano, nello specifico, l’appartenenza politica, l’aspetto fisico, l’età, il Continente di provenienza, lo stato lavorativo, lo stato sociale e l’appartenenza religiosa. All’interno di queste sottocategorie, inoltre, ce ne sono alcune che prevedono dei trattamenti speciali. Ad esempio, per quanto riguarda l’appartenenza religiosa, facebook protegge gli appartenenti all’Islam, al Cattolicesimo e a Scientology ma non le religioni in sé; lo stesso discorso vale per i Paesi: Facebook censura chi parla male di francesi o tedeschi, ma non chi parla male della Francia o della Germania.

Come se la situazione non fosse già abbastanza complessa, le regole di censura di Facebook stabiliscono che la combinazione di una categoria protetta con un’altra categoria protetta sfocia nella generazione di una nuova categoria protetta. Al contrario, combinare una categoria protetta con una non protetta determina una categoria non proteggibile. Altri atteggiamenti che rientrano nei parametri di censura di Facebook sono il bullismo e le molestie: se un contenuto mira una persona non pubblica con l’intenzione di umiliarla sulla base del suo aspetto fisico o dei tratti della personalità viene censurato, così come le immagini alterate, la diffusione di informazioni personali a fini di ricatto o molestia, l’invio ripetuto di richieste di amicizia e messaggistica non desiderata. Sui personaggi pubblici, invece, è consentita la critica e la discussione aperta, mentre vengono rimossi i messaggi di odio o di minaccia nei confronti di queste persone. Vengono censurati da Facebook i contenuti che promuovono la violenza e lo sfruttamento, e rimosse le foto e i video che mostrano casi di violenza sessuale, per proteggere le vittime.

Anche la promozione o l’incoraggiamento al suicidio o a varie forme di autolesionismo sono soggetti a censura su Facebook, e queste forme includono l’automutilazione e i disturbi alimentari, mentre non vi rientrano le mutilazioni corporee come piercing e tatuaggi. Facebook censura, inoltre, l’utilizzo del social network per prendere accordi riguardo l’uso di droghe, mentre consente la diffusione di informazioni sull’argomento e la richiesta di legalizzazione. Per chi usa Facebook quotidianamente, è bene prestare particolare attenzione ai post che si sceglie di pubblicare e, nel caso in cui ci si renda conto di star diffondendo dei contenuti inappropriati, è utile sapere come eliminare una foto da Facebook, o qualsiasi altro genere di contenuto digitale. Per gli utenti di Facebook che, invece, sono vittime di discriminazioni, molestie, umiliazioni o qualsiasi altra forma di atteggiamento di incitamento all’odio, è bene sapere come esercitare il proprio diritto all’oblio su Facebook o, in situazioni più estreme, come cancellarsi da Facebook. Tutte le limitazioni dei contenuti inappropriati e la relativa censura di Facebook sono elencate ed esaustivamente spiegate negli standard della comunità recentemente aggiornati.

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