Arrivano le prime indicazioni operative sulle modalità di esercizio del nuovo diritto all’oblio e a darle ci ha pensato un Dirigente Amministrativo del Tribunale di Modena attraverso una circolare. È tramite questo documento che si tenta di fare chiarezza sull’applicazione dell’art. 64 ter delle Disposizioni d’attuazione del Codice di procedura penale, ovvero l’articolo che disciplina la deindicizzazione delle notizie relative a soggetti che siano stati assolti o che hanno visto concludere il proprio procedimento in archiviazione.
I chiarimenti del Tribunale di Modena sul nuovo diritto all’oblio
In base a quanto stabilito dall’art. 64 ter delle Disposizioni attuative del Codice di procedura penale, il Tribunale di Modena ha chiarito che, nel caso di richiesta di che abbia lo scopo di precludere l’indicizzazione di una notizia:
- deve essere effettuata a partire dal nominativo del soggetto interessato e nel rispetto a ricerche condotte sulla rete internet;
- sono stati inseriti ReGeweb e TIAP, ovvero dei sistemi informatizzati per effettuare l’upload delle singole richieste;
- deve essere allegato alla richiesta il nuovo provvedimento;
- qualora richiesto, il Tribunale si rende disponibile a rilasciare una copia semplice del provvedimento.
Le richieste dovranno essere indirizzate al personale di cancelleria, che dovrà evaderle nei tempi previsti dalla normativa vigente e senza discrezionalità. Questa procedura viene oggi applicata da chi richiedere di rimuovere informazioni personali da Google e cancellare notizie da internet.
Tribunale di Modena: cosa fare in caso di richiesta di deindicizzazione
Sempre secondo il Tribunale di Modena, il discorso è piuttosto simile anche per le richieste di deindicizzazione. Viene annotato, infatti, il seguente provvedimento: “II presente provvedimento costituisce titolo per ottenere, ai sensi e nei limiti dell’articolo 17 del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, un provvedimento di sottrazione dell’indicizzazione, da parte dei motori di ricerca generalisti, di contenuti relativi al procedimento penale, rispetto a ricerche condotte a partire dal nominativo dell’istante“. Anche per le richieste di deindicizzazione sono stati inseriti i medesimi sistemi informatizzati, ReGeweb e TIAP, per caricare l’upload delle richieste e dei provvedimenti, che dovranno sempre essere allegati insieme. Anche in questo caso, le richieste dovranno essere indirizzate al personale di cancelleria. Questo che abbiamo appena visto è sicuramente un provvedimento molto interessante, in quanto il Tribunale di Modena si colloca tra i primi ad averlo fatto, cercando di fornire delle precise regole che abbiano lo scopo di tutelare l’interesse dei cittadini, proprio come stabilito dall’art. 64 ter delle Disposizioni di attuazione del Codice di rito e dell’articolo 17 del GDPR.