New York pensa al Diritto all’Oblio su Internet

Visitando il Sito Internet dello Stato di New York si può prendere visione di una proposta di Legge, avanzata dal democratico David Weprin, che prevede l’attuazione del Diritto all’Oblio su Internet per i cittadini dello Stato di New York. Ispirata dalle Leggi europee sul trattamento dei dati personali sui motori di ricerca, questo disegno legislativo per il Diritto all’Oblio a New York è una vera e propria “rivoluzione”, soprattutto se considerato nel contesto del Governo di Donald Trump, che sta invece liberalizzando il trattamento delle informazioni riservate su Internet, e “smantellando” di fatti i diritti alla privacy dei cittadini americani. In rete circolano già diverse critiche a questa Legge sul Diritto all’Oblio per lo Stato di New York: essa infatti viene interpretata come una “censura radicale” ed un pericolo per la diffusione di idee e per la libertà di parola. Insomma, ai limiti dell’anti-costituzionalità, il Diritto all’Oblio potrebbe essere applicato anche per i cittadini americani, e soltanto per quei dati personali ricollegabili a informazioni imprecise, inadeguate o eccessive. Il Disegno di Legge per questo Diritto all’Oblio “made in USA” prevede anche una pena pecunaria per il titolare del trattamento dei dati personali che non ha soddisfatto la richiesta di rimozione: 250 dollari di risarcimento danni per ogni giorno successivo al 30esimo giorno di presentazione della richiesta. La pena è addebitata sia ai provider di servizio (esempio: Google) sia agli editori e ai rappresentanti legali di un sito web. La mancata risposta alla richiesta di esercizio del Diritto all’Oblio verrà interpretata come rifiuto opposto, e darà il via al risarcimento danni. Immaginate di presentare una richiesta di rimozione di una notizia da Google perché le informazioni sono inesatte o non più adeguate, e di effettuare questa richiesta nei confronti di 10 siti Internet. Se nessuno di questi 10 siti Internet soddisfa la richiesta di rimozione del dato personale entro i 30 giorni dalla presentazione della richiesta, voi avreste diritto a 2.500 dollari di risarcimento danni per ogni giorno che passa a partire dal 31esimo giorno.

Google in Europa non sempre cancella i i Risultati di Ricerca per le richieste di rimozione ai sensi della normativa europea sui dati personali su Internet. Sono diversi i casi nei quali Google ha negato la richiesta di rimozione di notizie da Internet, pubblicate in rete molti anni fa, e riguardanti reati che non sussistono. In questa maniera su Internet è compromessa la reputazione di persone innocenti, mettendoli nelle condizioni di essere pregiudicate e discriminate dalla società. Le statistiche sul Diritto all’Oblio dicono che oggi in Europa basta essere indagati per un reato e, anche se in Tribunale si viene assolti o reputati innocenti, le notizie afferenti questa indagine devono restare in rete, sottoponendo i cittadini ad una cattiva reputazione, arrecando danni oggettivi e costruendo pregiudizi negativi nei confronti del cittadino. Per questo motivo, bisogna prendere come una buona notizia il Disegno di Legge per il Diritto all’Oblio che è stato presentato a New York, soprattutto in merito all’obbligo di risarcimento danni, cosa che ad oggi non avviene per quei cittadini europei che non sono mai stati condannati per una colpevolezza di reato e che restano vittime della loro “web reputation”.

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