Per tutelare la privacy potrebbe essere necessario rimuovere dei dati o una ricerca dalla rete. Avvalendosi dell’articolo 17 del Regolamento generale sulla protezione dei dati anche detto GDPR, chiunque può ottenere l’eliminazione dal web riferimenti, informazioni o notizie che in qualche modo possano ledere o danneggiare la sua immagine e reputazione. L’interesse del soggetto a non comparire più online può essere dettato dalle più disparate motivazioni: la richiesta di rimozione, infatti, potrebbe essere correlato a fatti di cronaca o per una mera volontà di “essere dimenticato”. Dunque, la richiesta di rimozione dei dati personali dai siti online potrebbe apparire complessa. Procedura rimozione per cancellare i nominativi personali o le notizie dai risultati di ricerca ai sensi delle leggi sulla privacy europee I soggetti interessati alla rimozione delle informazioni che li riguardano o i legali rappresentanti degli stessi devono compilare un apposito modulo, reperibile proprio in Google. Inoltrato il modulo, il richiedente riceverà una risposta automatica di conferma della ricezione della richiesta.
Quando Google rifiuta la richiesta di rimozione dell’interessato
Google non rifiuta automaticamente nessuna richiesta e il procedimento di valutazione prevede quattro fasi: innanzitutto, viene valutata l’esaustività delle informazioni contenute nella richiesta ai fini di una decisione; si stabilisce, poi, la sussistenza o meno di un collegamento territoriale del soggetto con un paese europeo; il terzo passaggio consiste nell’accertamento della presenza delle pagine nei risultati di ricerca relativi al nome del richiedente; infine, viene stabilito se la pagina di cui è stata richiesta la rimozione includa informazioni inadeguate, irrilevanti o non più rilevanti oppure eccessive, stabilendo, altresì, se sussiste un interesse pubblico per la presenza delle informazioni nei risultati di ricerca restituiti per una ricerca relativa al nome del richiedente.
La decisione di Google
Google, una volta assunta la decisione, inoltra un’e-mail al soggetto interessato informandolo della conclusione a cui è pervenuto e, qualora decidesse di non procedere con la rimozione, fornisce una breve spiegazione. La rimozione della pagina non è integrale, non vengono mostrate, infatti, soltanto le informazioni contenenti i dati personali di un soggetto (nome, cognome, ecc.). Si precisa, altresì, che Google procede ad eliminare gli URL da tutti i domini europei della Ricerca Google (google.fr, google.de, google.es e così via) e mediante segnali di geolocalizzazione limita l’accesso all’URL dal paese della persona che ha richiesto la rimozione.
Il principio di trasparenza
Al fine di garantire il principio di trasparenza, è prassi di Google informare il proprietario di un sito web in caso di rimozione di pagine del suo sito dai risultati di ricerca in base a una richiesta di tipo legale. Per tutelare la privacy delle persone che presentano le richieste di rimozione, non vengono trasmessi i nomi dei richiedenti, ma soltanto gli URL interessati.
La decisione di Google è appellabile?
Nell’eventualità in cui una persona non sia d’accordo con la decisione di Google sulla propria richiesta di rimozione delle informazioni ovvero per la non rimozione di un URL dai risultati di ricerca, la stessa potrà avanzare una richiesta ad un’autorità locale per la protezione dei dati, affinché proceda ad esaminare e magari a rivalutare le determinazioni assunte del motore di ricerca. Allo stesso modo, anche i titolari di siti web a cui viene notificata la notizia di rimozione tramite Google Search Console possono domandare di riesaminare detta decisione.