Il diritto all’oblio su Google arriva in Canada

Ancora una volta è stata emessa una sentenza ai danni di Google, in merito al diritto all’oblio e stavolta siamo arrivati fino in Canada. A seguito del pronunciamento della Corte di Giustizia Europea grazie al quale è nato il diritto all’oblio, la Corte Suprema della British Columbia, in Canada, ha valutato favorevolmente una richiesta da parte di una nota azienda canadese, la Equustek Solutions. Quest’ultima commercializza e produce dispositivi di rete. L’azienda chiedeva di eliminare notizie da Google e da un cospicuo gruppo di siti web. Analizziamo la particolare vicenda.

La vicenda

Equustek Solutions ha presentato una denuncia nei confronti del suo principale competitor, la Datalink Technologies Gateways, sostenendo che i propri segreti commerciali siano stati derubati Inoltre, grazie alla diffuzione delle sue strategie, ha affermato l’azienda canadese, sono stati prodotti nuovi dispositivi di rete. La Equustek, inoltre, ha annunciato che il suo competitor ha rivenduto la tecnologia “rubata” attraverso più di 300 siti.

Per questo motivo, la Corte canadese ha emesso un’ordinanza di ingiunzione ai danni di Google, ordinando al motore di ricerca di cancellare dalla search tutti i link collegati a questi siti web. I magistrati, inoltre, hanno anche stabilito che la società Datalink Technologies Gateways ha cospirato tramite un gruppo di suoi ex ingegneri, per la realizzazione e successiva produzione di un prodotto competitivo, utilizzando i segreti commerciali trafugati dalla Equusteck.

La risposta di Google

Una volta ricevuta l’ordinanza di ingiunzione da parte della Corte canadese, l’azienda di Mountain View si è resa fin da subito disponibile a cancellare i risultati di ricerca che collegavano gli utenti verso la rivale da “Google.ca”, la versione canadese del motore di ricerca. Inoltre, è stato evideziato come l’ingiunzione sia stata applicata a tutti i suoi siti di ricerca.

Appresa la decisione, Google ha tentato di contestarla, sostenendo che non era possibile applicare a livello internazionale la legge canadese. Tuttavia, il giudice che ha emesso la sentenza ha citato la “Law and Equity Act“. Si tratta della normativa che estende la propria autorità ai fini della concessione di ingiunzioni più ampie nei casi in cui, come dice la legge, “è giusto o conveniente che l’ordine dovrebbe essere fatto“.

La sentenza definitiva è stata emessa pochi giorni fa e, secondo quanto pubblicato nei documenti del tribunale canadese, ora Google ha soltanto 14 giorni per rimuovere tutti i link dai 300 siti, come richiesto dalla Equustek. In questo modo, l’azienda canadese vedrà accettata la sua richiesta di cancellare notizie da Google.

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