GDPR e privacy le linee guida per navigare in rete

Secondo un recente rapporto di McKinsey, quasi 9 utenti su 10 hanno dichiarato di non acquistare su internet prodotti o servizi da aziende che non proteggono in modo adeguato i dati personali dei suoi clienti. Siamo quindi arrivati ad un punto che ormai anche i consumatori sono sempre più vigili quando c’è da condividere i propri dati personali e, al tempo stesso, anche le aziende a seguito del processo di digitalizzazione, si sono dovute adeguare al nuovo regolamento GDPR ormai in vigore da più di 4 anni. Ma quali sono le linee guida per navigare in rete e le principali difficoltà di questo provvedimento? Scopriamolo insieme.

Quali sono le linee guida del GDPR

Il GDPR evidenzia come sia estremamente importante difendere i dati personali dei cittadini ed è altrettanto importante il processo di acquisizione, che deve essere il più sicuro possibile, al fine di evitare errori e/o commettere illeciti. Le linee guida del GDPR per la protezione dei dati personali sono le seguenti:

  • Liceità, correttezza e trasparenza nei confronti dell’Interessato.
  • Limitazione delle finalità. Ciò significa che i dati potranno essere raccolti e trattati soltanto per finalità determinate, esplicite e legittime.
  • I dati devono essere adeguati, pertinenti e limitati in base alle finalità dichiarate.
  • Esattezza, ovvero i dati dovranno essere sempre precisi ed aggiornati o, in alcuni casi, rettificati o eliminati tempestivamente.
  • Limitazione della conservazione, solo per il tempo necessario alla finalità del trattamento.
  • Integrità e riservatezza dei dati che dovranno essere tutelati dalla diffusione, perdita e distruzione.

Se una di queste condizioni viene a mancare, in presenza di requisiti e criteri ben specifici che lo stesso GDPR illustra, gli utenti possono attivare una procedura particolare per eliminare notizie da Internet.

Le principali difficoltà

In merito alle principali difficoltà quando si parla di tutela della privacy mentre navighiamo in rete va considerato il contesto in cui si inserisce il GDPR, che è caratterizzato da due fattori incontrovertibili. Il primo è la rapidità in cui è entrato questo nuovo regolamento nel settore, il secondo, invece, è la velocità e facilità in cui vengono trasferiti e distribuiti i dati. Infatti, al giorno d’oggi possiamo avere, grazie ad un semplice clic, un volume enorme di informazioni che, d’altra parte, aumentano il rischio di accesso alle stesse anche da parte di chi non è autorizzato a disporne.

Questo impone l’utilizzo di sistemi adeguati di protezione che, in alcuni casi, sono piuttosto costosi e complessi. Quando si naviga in rete va sempre considerato che le reti informatiche sono nate proprio per lo scopo di condividere informazioni tra gli utenti e che la loro esclusione comporta la creazione di sovrastrutture complesse e sofisticate, che hanno lo scopo di evitare l’accesso ai dati sensibili da parte degli utenti non autorizzati. Qualora si evidenzino criticità, il GDPR viene in aiuto, poiché garantisce agli utenti, in presenza di situazioni ben precise, di chiedere  di rimuovere informazioni personali da Internet.

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