La Commissione di Giustizia dell’Unione Europea ha introdotto un nuovo strumento online per la corretta implementazione del regolamento GDPR, in vigore dal 25 maggio 2018. Tale data segnerà un evento fondamentale nella storia della privacy dell’utente, il quale potrà finalmente beneficiare di un corretto utilizzo dei propri dati personali. Come afferma Andrus Ansip, Vicepresidente della Commissione Europea responsabile per il Mercato unico digitale, “tutti hanno diritto alla tutela dei propri dati personali”, ed è per tale motivo che con il GDPR del 25 maggio 2018, si avrà un rafforzamento delle norme dell’UE per la protezione dei dati personali.
Tuttavia, come fa presente la stessa Commissione Europea, l’Italia sembra essere in ritardo per l’adeguamento delle normative presenti al’’interno del regolamento GDPR. A lanciare l’allarme ai cittadini, ma soprattutto alle imprese che dovranno rispettare i diversi obblighi previsti dal regolamento europeo, è Vera Jourova, commissaria UE alla Giustizia, la quale sostiene che sono diversi i paesi membri che non si dimostrano pronti al GDPR. Infatti, emerge che solo due stati membri hanno approvato totalmente le normative del GDPR, ovvero Austria e Germania, al contrario di tutti gli altri che si dimostrano piuttosto in ritardo per la data di maggio. E’ in tal senso che la Commissione Giustizia Europea ha deciso di aiutare gli stati membri ritardatari, attraverso la pubblicazione di nuovi orientamenti che intendono facilitare l’applicazione del regolamento GDPR. Tali orientamenti fungono come una sorta di riepilogo di quelle che poi saranno le effettive normative del nuovo regolamento per la protezione dei dati personali.
Infatti, è fondamentale che ogni impresa si adegui alla perfezione al regolamento, perché sono diversi gli obblighi da rispettare in materia di protezione dati personali. Il General Data Protection Regulation, (o semplicemente GDPR), introduce nuovi principi e nuovi diritti per il cittadino, tra cui ad esempio il diritto alla portabilità dei dati, o il diritto all’oblio. Il diritto alla portabilità dei dati è il diritto che consente il trasferimento dei propri dati personali da un’impresa ad un’altra, solo previa autorizzazione esplicita del cittadino stesso. Il GDPR, o in italiano il Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali, ha come obiettivo principale quello di contrastare le violazioni dei dati personali, e per farlo ha introdotto le notifiche che le imprese sono tenute a presentare entro 72 ore all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Qualora l’impresa non dovesse notificare, subirà una sanzione fino ad un massimo di Euro 20 milioni, o fino al 4% del fatturato mondiale annuo. E’ proprio per tale motivo che la Commissione Europea ha deciso di derogare 1,7 milioni di euro ai Garanti Privacy nazionali, affinché siano essi stessi che si assicurano che sia i privati che i pubblici, implementino correttamente il GDPR entro i tempi previsti. Inoltre, la Commissione Europea, a quasi 100 giorni dall’entrata in vigore del GDPR, si assicura che gli enti preposti per l’implementazione e la vigilanza del regolamento, abbiano risorse economiche sufficienti e che soprattutto siano dotati di personale con competenze ottimali in materia. Pertanto, la Commissione Europea invita infine tutti a riflettere sull’imminenza del regolamento GDPR, affinché si possano evitare violazioni involontarie del regolamento.