Eliminare notizie da Google, un provvedimento del Garante

Tramite il sito ufficiale del Garante Privacy è possibile consultare, oltre alle varie novità in merito alla privacy e alle normative che la regolano, anche molti provvedimenti che lo stesso Garante emette, in merito alle richieste di diritto all’oblio degli utenti. In particolare, il diritto all’oblio prevede che, al realizzarsi di alcune precise condizioni, gli utenti possono chiedere ai motori di ricerca di rimuovere informazioni personali da Google. A tal proposito oggi parleremo di un interessante provvedimento, emesso in data 14 gennaio 2021 dall’Autorità. Analizziamo i fatti.

La vicenda

Il Garante Privacy è stato interessato da un cittadino, attraverso un reclamo, a seguito del rifiuto da parte di Google LLC di rimuovere alcuni URL collegati ad articoli che riportano informazioni relative a denunce da lui sporte con riguardo ad intimidazioni di stampo mafioso che avrebbe subito e rispetto alle quali è stata poi disposta l’archiviazione da parte del Tribunale competente. In particolare, l’interessato lamenta il pregiudizio lesivo verso la propria reputazione sia personale che professionale, dalla perdurante reperibilità in rete di articoli che, per le modalità con le quali vengono descritti, risultano inattendibili.

Il rifiuto di Google LLC ed il provvedimento del Garante Privacy

Con una nota del 8 ottobre 2020, Google comunicava all’interessato l’impossibilità di accettare la richiesta di deindicizzazione, in quanto esclusivamente basata sulla tutela della propria reputazione, dell’onore e dell’immagine, piuttosto che sulla tutela dei suoi dati personali. Secondo il motore di ricerca non ci sono i presupposti per esercitare il diritto all’oblio, né si realizzano le condizioni che soddisfano il criterio specifico per come togliere le notizie da Internet, considerando che le sentenze prodotte dal cittadino riguardano vicende diverse da quelle narrate all’interno degli articoli, oggetto della richiesta di deindicizzazione e che, essendo state pubblicate da testate di rilevanza nazionale, rappresentano in pieno il diritto della collettività ad essere informata. Con il provvedimento n. 9547274 del 14 gennaio 2021, il Garante Privacy ha rilevato che la vicenda descritta all’interno degli articoli è relativa a fatti recenti e diversi da quelli richiamati dall’interessato a sostegno della propria richiesta di rimozione, rispetto ai quali deve ritenersi tuttora sussistente l’interesse del pubblico ad averne conoscenza in quanto utili a descrivere, unitamente ad altri articoli che lo riguardano e tenuto anche conto degli eventi nei quali è stato coinvolto in passato in qualità di vittima di reati di stampo mafioso e riguarda il suo profilo sia in merito all’attività professionale svolta che ad altre iniziative assunte in ambito editoriale. Per i motivi sopra descritti, l’Autorità ha ritenuto che il reclamo richiesto dall’interessato è stato ritenuto infondato.

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