Eliminare notizie da Google, leggi questo provvedimento del Garante

Al fine di cancellare notizie personali da Google è fondamentale fornire al motore di ricerca tutte quelle informazioni e dettagli necessari per far concludere con un esito positivo la richiesta. In alcuni casi, come ad esempio per fatti di cronaca gravi, queste documentazioni aggiuntive si rendono necessarie per far capire, al lettore, l’adeguatezza della richiesta e senza le quali è molto difficile che il motore di ricerca possa accettarla. A tal proposito è opportuno parlare del provvedimento n. 9584608 del 25 marzo 2021 emesso dal Garante Privacy, in cui un soggetto aveva presentato a Google una richiesta di rimozione, dai risultati di ricerca, di notizie collegate ad una vicenda di truffa e riciclaggio di denaro. In particolare, il reclamante, ha lamentato di non aver mai subito alcuna condanna ed allegando, a conferma di quanto dichiarato, il certificato del casellario giudiziale.

La risposta di Google LLC

Con una nota del 26 novembre 2020 con la quale Google LLC ha comunicato di non poter accogliere la richiesta dell’interessato, in quanto gli URL rimandavano ad articoli ripresi da varie testate giornalistiche, di rilevanza nazionale, che riferiscono del ruolo centrale che il reclamante avrebbe svolto durante le attività criminali contestate. Inoltre, il motore di ricerca ha specificato che l’interessato non ha fornito alcuna informazione in merito all’esito delle vicende giudiziarie menzionate dagli articoli, ma si è limitato soltanto a dichiarare di non essere “mai stato destinatario di alcun mandato di cattura internazionale” e di non aver mai commesso il reato di truffa.

Il provvedimento del Garante Privacy

Una volta raccolta tutta la documentazione, il Garante ha rilevato che le vicende riportate all’interno degli articoli riguardano fatti gravi nei quali appare coinvolto il reclamante che non ha, del resto, fornito nell’atto di richiesta di diritto all’oblio, le informazioni relative ai procedimenti penali in questione, né ha ritenuto di produrre osservazioni, a seguito del riscontro negativo fornito da Google. In particolare, l’interessato si è limitato a dichiarare di non essere stato mai condannato per i reati indicati negli articoli in questione, producendo soltanto il proprio certificato del casellario giudiziale, e dichiarando false le informazioni presenti all’interno degli articoli. Il Garante ha ritenuto che gli elementi prodotti dal reclamante non possono essere considerati sufficienti per fare considerare, i dati contenuti negli articoli, obsoleti o non aggiornati. Sulla base di quanto sopra descritto, il Garante Privacy ha dichiarato il reclamo infondato.

 

 

 

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