Diritto all’Oblio: le ultime statistiche Google

Circa 2.5 milioni di cittadini europei hanno chiesto a Google di cancellare i suoi risultati di ricerca in nome del diritto all’oblio. E’ quanto emerge dai Rapporti per la Trasparenza pubblicati da Google stesso e approfonditi dalla stampa italiana nelle ultime settimane. I cittadini italiani che hanno presentato richiesta a Google sono circa 190.000. L’Italia è il quinto Paese dopo Francia, Inghilterra, Germania e Spagna. Google ha rimosso quasi 59.000 Link dai suoi Risultati posizionati nella versione italiana del motore di ricerca. Le rimozioni hanno soddisfatto il 34.9% delle richieste, una media più bassa rispetto a quella europea che si attesta intorno al 43%. La statistica deve tenere conto del fatto che non tutte le richieste hanno la stessa motivazione: la nostra esperienza ci dice che la maggior parte delle richieste è motivata dalla necessità di cancellare notizie da Google, esigenza questa che sembra essere di gran lunga superiore alla cancellazione di foto, video, numeri di telefono e altri dati personali dal motore di ricerca.

Chi vuole eliminare il proprio nome da Google probabilmente ha problemi reputazionali piuttosto che di Privacy. Le Leggi sul Diritto all’Oblio presto si aggiorneranno con il nuovo General Data Protection Regulation (GDPR 2018) ed hanno come fondamenta la Privacy della persona e la protezione dei dati personali. Cancellare notizie da Google è diventata oggi una sorta di esigenza per quelle persone che non riescono ad interagire nei propri rapporti sociali e professionali per via della presenza di notizie negative sul motore di ricerca. La cattiva abitudine di utilizzare Google come casellario giudiziale di una persona ha preso piede anche in Italia. Noi di Cyber Lex veniamo contattati quotidianamente da cittadini che ci chiedono aiuto in quanto non riescono ad accedere ad un mutuo bancario oppure ad un concorso pubblico (per dirne alcuni) perché sul motore di ricerca si leggono notizie di tanti anni fa contenenti informazioni inesatte, come ad esempio potrebbe essere la notizia di una indagine per un presunto reato conclusasi poi con una archiviazione o assoluzione dal medesimo. Cancellare notizie da Google diventa allora una questione di vitale importanza. In merito alle statistiche rilasciate da Google che vedono l’Italia al quinto posto della classifica dei Paesi che chiedono a Google di eliminare i risultati di ricerca per il diritto all’oblio, reputiamo sia necessario osservare che gli italiani hanno un bassissimo tasso di alfabetizzazione informatica e le richieste molte volte vengono recapitate a Google nella maniera sbagliata. Non esageriamo se affermiamo per ogni 100 persone che presentano domanda a Google attraverso il giusto modulo Euro DP, ce ne sono 200 che la presentano nella maniera sbagliata, rivolgendo la domanda a Google Italia S.r.l. (che è legittimata, ma non ha competenze sul motore di ricerca) o all’editore del sito web. Molte sono le persone rivoltesi a Cyber Lex a seguito di una azione legale durata anni e costata migliaia di euro il cui risultato era stato quello di rimuovere un paio di notizie da Google a fronte, magari, delle dozzine di notizie ancora visibili sul motore di ricerca.

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