La nostra identità pubblica è il risultato di un insieme di informazioni facilmente reperibili in rete. Foto, articoli, video che immettiamo o che vengono pubblicati a nostra insaputa nell’universo digitale finiscono per rappresentarci e delineare il nostro profilo virtuale. Ma cosa succede quando questa vetrina non riflette la nostra vera identità? Quando ci rendiamo conto che immagini, notizie o informazioni danneggiano la nostra reputazione online? In alcuni casi, attraverso i motori di ricerca è possibile risalire a dati non più attuali che potrebbero compromettere la nuova immagine che si sta cercando di creare. In altri casi, informazioni obsolete finiscono per prevalere su nuovi elementi di cui si vorrebbe ottenere invece maggiore visibilità. L’accesso all’informazione avviene alla velocità di un click e con una tale semplicità che, se ci si sofferma a riflettere, ammalia e spaventa per la sua opulenza. Non è altrettanto rapido e semplice cercare di modificare i propri dati e spesso non si è nemmeno consapevoli della facoltà di poter esercitare questo diritto. Vi sono numerose leggi a tutela degli utenti, sia in ambito europeo sia extra europeo. Dunque abbiamo il diritto di chiedere di essere dimenticati, il diritto di poter cancellare, modificare o deindicizzare i dati che ci riguardano direttamente o dai quali possiamo subire un danno. Google offre uno strumento che consente di esercitare il nostro diritto all’oblio (modulo aggiornato 2021 – 2022).
Attraverso questo link è possibile compilare un modulo che consente di ottenere la rimozione delle informazioni personali specificando il proprio paese d’origine/la nostra area geografica di appartenenza, nome, cognome e indirizzo mail. Chiunque può esercitare questo diritto, ma le tempistiche per monitorare, rimuovere o deindicizzare tali dati potrebbero essere piuttosto lunghe e i risultati non sempre soddisfare le nostre esigenze. Vista la rapida trasmissibilità delle informazioni e i possibili danni legati alla reputazione digitale si ha bisogno di ridurre le tempistiche e presentare la richiesta a Google in modo chiaro ed esaustivo. Rapidità e certezza dell’oblio possono essere favorite dall’aiuto di un professionista con competenze giuridiche e informatiche. Si consideri che quanto più internet è presente sui territori nazionali tanto più esistono leggi ad hoc a tutela degli utenti e bisogna saper usare tali leggi come armi di difesa.