Diritto all’Oblio Google Come Fare

La sempre crescente digitalizzazione e l’uso smodato di motori di ricerca per ricercare, o meglio investigare, su qualsiasi vicenda o persona non sono sempre un bene; se da una parte internet e soprattutto Google, ci tengono in costante aggiornamento permettendoci di trovare anche le notizie più obsolete aventi una certa influenza pubblica, dall’altro questa circostanza alle volte non può non ritenersi lesiva dell’interesse del singolo, il quale deve avere diritto ad essere dimenticato. Il fenomeno sin qui descritto prende il nome di diritto all’oblio, ed è stato per la prima volta portato alla luce dalla sentenza Costeja del 2014 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, o anche meglio conosciuta con il nome di Google Spain. Il diritto all’oblio, con il tempo è stato oggetto di normazione con l’art. 17 del GDPR, vale a dire il Regolamento della protezione dei dati personali del 2016 nonché approvato, anche con l’ausilio di altre e numerose sentenze quale diritto fondamentale dell’uomo a ricrearsi una nuova identità, avulso dai pregiudizi realizzati grazie ad una determinata notizia obsoleta o inesatta.

Riforma Cartabia sul diritto all’oblio

Oggi, a distanza di anni, il diritto all’oblio è stato oggetto della Riforma della Giustizia penale varata dal Ministro Cartabia, e grazie alla modifica apportata dalla Commissione giustizia all’art. 13 bis del Disegno di legge. Brevemente, si riconosce autenticamente il diritto all’oblio rispetto a quelle vicende giudiziarie che si concludono con una pronuncia assolutoria a formula piena, del tipo “perché l’imputato non ha commesso il fatto, perché il fatto non sussiste” ai sensi dell’art. 530 c.p.p. Risulta evidente quanto possa essere quindi importante, per tutelare l’onore ed il rispetto personale o professionale di un individuo, che il motore di ricerca non restituisca dei risultati abbinati al proprio nominativo che siano inesatti o non veritieri o ancora obsoleti e/o non aggiornati.

Come fare per rimuovere informazioni pregiudizievoli

Al fine di effettuare la richiesta per cancellare notizie o informazioni personali dai risultati di ricerca Google è necessario che l’interessato compili un apposito modulo messo a disposizione dal motore di ricerca nella quale dovrà identificarsi, specificare se la richiesta è effettuata per conto proprio o per conto di una terza persona, quale sia il motivo che legittima la richiesta di rimozione ed in particolar modo l’URL specifico di riferimento. È importante sapere che la cancellazione dai risultati di ricerca Google, nell’esercizio del proprio diritto alla deindicizzazione, non ha il fine di eliminare in maniera definitiva il contenuto dal Web ma semplicemente, Google si occuperà di non restituire come risultato di ricerca quel contenuto di cui abbiamo chiesto la rimozione, abbinato al nominativo dell’interessato. Lo stesso Google consiglia infatti di contattare in ogni caso il Web Master ovvero il proprietario del sito affinché il contenuto venga rimosso in modo definitivo da internet.

 

 

 

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