Cyberbullismo: proposto il patentino per usare Internet

Negli ultimi anni la lotta al cyberbullismo è stata sempre più ferrea, con molti ragazzi che per via delle pressioni che subivano, sono arrivati persino a togliersi la vita. Adesso nelle scuole, soprattutto nelle medie e nei primi anni del liceo, sono numerosi gli incontri con le organizzazioni che vogliono affrontare questo fenomeno e cercare di sconfiggerlo. In questi giorni si sta parlando di una rivoluzione che potrebbe riguardare i giovani e il cyberbullismo: l’Osservatorio Permanente Adolescenti Studenti, fondato da diversi docenti di Verona solamente lo scorso anno, avrebbe proposto l’introduzione di un patentino per accedere ai vari social network, in modo da avere le conoscenze per combattere e non farsi intimidire da questo fenomeno.

Il presidente di questa associazione, Andrea Salvetti, che è anche un insegnante di pedagogia, ritiene che ormai i ragazzi d’oggi utilizzano con troppa facilità e leggerezza le nuove tecnologie, con i genitori che non riescono a controllarli. Proprio per questo motivo hanno chiesto un intervento diretto ed è nato il progetto di Driving License, che possiamo chiamare come una sorta di patentino per l’utilizzo dei dispositivi tecnologici e dei social network. “Ai ragazzini che chiedono uno smartphone per chattare con gli amici, d’ora in avanti mamma e papà potranno rispondere che prima devono passare il test per ottenere la licenza di guida” afferma un soddisfatto Salvetti. Il percorso prevede due livelli, uno base ed un altro avanzato, specifico per i ragazzi delle superiori. Il corso prevede semplicemente 4 incontri dove saranno presenti psicologi, avvocati, tecnici informatici e pedagogisti. Una volta frequentate queste lezioni, avrà luogo un esame ed ogni corso potrà coinvolgere al massimo 25 studenti. L’iniziativa è nata a Verona ed adesso si è estesa anche a Treviso, dove un gruppo di genitori ha pubblicato una lettera aperta contro l’utilizzo prematuro dei telefonini da parte dei più piccoli: “Se cominciassimo cercando di evitare che ai bambini delle scuole elementari, in occasioni di compleanni, promozioni di fine anno o della prima comunione fosse già regalato il loro primo smartphone? Ci auguriamo un ritorno del buon senso, meglio se con un accordo ampio fra tutti i soggetti educatori, genitori in primis, ma anche insegnanti, catechisti e istituzioni. Stabiliamo noi tutti assieme il momento in cui fornire il telefono ai figli e confrontiamoci per riflettere magari dandoci un decalogo comune”. Il progetto Driving License sta prendendo piede oltre che molti consensi, ed ha avuto persino il patrocinio e contributo dall’assessorato alle politiche giovanili del Comune di Verona.

 

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