Chiude Yahoo!, nasce Altaba

Lo scorso 10 Gennaio 2017 il motore di ricerca Yahoo! ha chiuso i battenti. Al suo posto ci sarà Altaba, una investment company partecipata da Alibaba e Yahoo! Japan. Già venduta mesi addietro a Verizon per 4.8 miliardi di dollari, l’azienda Yahoo! conclude così il suo percorso di ristrutturazione, che vede le dimissioni dell’attuale CEO Melissa Mayer e la progettazione di nuovi servizi nel campo Internet e delle telecomunicazioni. Yahoo! era nata nel 1995, 3 anni prima di Google: nel cuore degli anni ‘90, era una delle aziende più affermate al mondo, al punto che poteva permettersi di rifiutare l’offerta di acquisto avanzata da Microsoft per 44.6 miliardi di dollari, oppure di snobbare la proposta di vendita degli algoritmi di Google per 1 milione di dollari da parte di Larry Page e Sergei Brin, fondatori di Google nonché proprietari di quell’algoritmo che cercarono di vendere.

Negli ultimi 3 anni, Yahoo! ha affrontato delle situazioni difficili e controproducenti per l’azienda. Si pensi allo scandalo dei miliardi di account di posta elettronica “hackerati” dal 2013 in poi, le cui notizie, emerse soltanto nel 2016, hanno contribuito al declino dell’azienda in borsa e all’allontanamento degli utenti dai suoi servizi online. Dal 2012 in poi, inoltre, Yahoo! ha subito la concorrenza di Google nella qualità dei servizi online: il motore di ricerca di Google si è aggiornato con importanti algoritmi contro lo spam e a favore delle reti semantiche di risultati; per non parlare della “suite” di tutti i prodotti Google per la posta elettronica, l’archiviazione in cloud, lo streaming video (Youtube), lo shopping online e la gestione delle ultime notizie in rete. In futuro, la nuova Yahoo! denominata Altaba potrebbe prestare maggiore attenzione alla sicurezza informatica e alla fornitura di una rete di prodotti innovativi per gli utenti del web, come potrebbero essere le macchine di apprendimento, i market place per l’e-commerce e i servizi di storage in cloud. Difficilmente Altaba farà concorrenza a Google sui Risultati di ricerca, visto l’enorme vantaggio acquisito sugli algoritmi del motore di ricerca e vista anche l’enorme mole di progetti offline che Google tiene in laboratorio.

L’addio a Yahoo! è uno dei momenti storici di Internet, paragonabile forse alla chiusura di MySpace: non solo chiude una azienda, ma ci dice addio una generazione che utilizzava Internet in maniera semplice e disimpegnata, poco attenta ai temi della privacy online e della sicurezza informatica. Eppure, 22 anni dalla nascita sono tanti, quasi un’eternità, al punto che anche i nomi che un tempo ci sembravano popolari oggi sono deprecati, appartengono al passato e nel futuro difficilmente metteranno piede.

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