Dal 1° gennaio 2023, tutti gli imputati che sono stati assolti o in seguito all’archiviazione del loro caso in un fatto di cronaca avranno diritto, per legge, a chiedere ai motori di ricerca di rimuovere informazioni personali da Google.
La nuova riforma Cartabia in merito al diritto all’oblio
L’art. 64-ter della Legge Cartabia in merito al diritto all’oblio degli imputati e delle persone sottoposte ad indagini è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17.10.2022 ed indica quanto segue: “l’imputato destinatario di una sentenza di proscioglimento o di non luogo a procedere e la persona sottoposta alle indagini destinataria di un provvedimento di archiviazione possono richiedere che sia preclusa l’indicizzazione o che sia disposta la deindicizzazione, sulla rete Internet, dei dati personali riportati nella sentenza o nel provvedimento, ai sensi e nei limiti dell’articolo 17 del Regolamento del Parlamento europeo 679 del 27 aprile 2016”
Cancellare notizie di cronaca dalle ricerche Google del proprio nome
Per cancellare le notizie di cronaca dalle ricerche Google del proprio nome bisognerà contattare la cancelleria del giudice che ha emesso il provvedimento, che avrà il compito di apporre e sottoscrivere l’annotazione prevista. Le richieste di cancellazione inviate dagli utenti potranno essere sia di preclusione alla indicizzazione che di ottenimento della deindicizzazione. Nonostante a livello europeo questa nuova legge non abbia rappresentato una vera e propria novità, dal momento in cui il diritto all’oblio è ormai una materia piuttosto attuale, c’è da considerare che in Italia non esisteva ancora una norma che prevedesse un automatismo tra il diritto all’oblio e l’archiviazione o l’assoluzione.
Infatti, migliaia di richieste venivano, sempre più spesso, lasciate in balia della valutazione da parte delle diverse testate giornalistiche, che avevano pubblicato le relative vicende giudiziarie e che, per lo più finivano con un nulla di fatto, con la mancata rimozione contenuti obsoleti Google e dei nominativi degli imputati o con reclami presentati al Garante Privacy. Grazie alla Riforma Cartabia, d’ora in poi, tutti gli imputati assolti durante un processo penale o che abbiano visto archiviare la propria vicenda giudiziaria, avranno il diritto di chiedere ed ottenere dalle redazioni giornalistiche la rimozione del proprio nominativo da quella vicenda che, a sua volta, potrà rimanere pubblicata ma in assenza dei dati personali della persona protagonista. In questo modo si eviterà definitivamente, digitando il nome e cognome dell’interessato, di risalire alle indagini o ai processi a carico del cittadino che ha concluso l’iter processuale con una sentenza a lui favorevole.