Cancellare notizie dal web con il modulo di richiesta Bing per il diritto all’oblio

Un utente del web potrebbe avere interesse a richiedere la cancellazione dal web di notizie relative alla propria persona qualora vanti il c.d. diritto all’oblio. Tale pretesa, il cui contenuto non è facilmente identificabile, può definirsi come il diritto alla non diffusione, senza particolari motivi, di informazioni che possono costituire un precedente pregiudizievole dell’onore di una persona, per tali intendendosi principalmente i precedenti giudiziari di una persona. Dunque, una tutela alla riservatezza del cittadino europeo che non voglia essere più collegato a fatti pregiudizievoli, lo stesso ha diritto alla cancellazione dalla rete delle notizie a lui indicizzate. Ed invero, a partire dal 2014 la Corte di giustizia dell’Unione europea ha decretato che gli individui hanno il diritto di chiedere ai motori di ricerca il blocco dei risultati delle query che includono il proprio nome se tali risultati sono incompleti, insufficienti, non più pertinenti o eccessivi o anche la rimozione delle notizie pregiudizievoli, esercitando dunque il diritto all’oblio ai sensi del Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali, anche chiamato GDPRAppare utile, dunque, individuare la modalità di richiesta a Microsoft di bloccare su Bing i risultati delle ricerche afferenti a fatti personali.

Modulo di Bing

In particolare, il motore di ricerca Bing prevede un modulo da compilare direttamente online. Questo si suddivide in quattro parti, di cui la parte 1 si riferisce all’identità, alla residenza ed alle informazioni di contatto; la parte 2 riguarda il ruolo nella società o nella comunità (viene richiesto se l’interessato ricopra un ruolo pubblico come figura politica, persona famosa o simili, se abbia un ruolo che implica comando, fiducia o sicurezza come ad esempio insegnante, membro del clero, leader, poliziotto. Qualora alle precedenti richieste venga data una risposta positiva, il modulo richiede di descrivere dettagliatamente il tuo ruolo nella società o nella tua comunità); la parte 3, invece, attiene agli URL di cui si richiede il blocco; infine, la parte 4 richiede di dichiarare che si è la persona nominata nel modulo, che l’URL o gli URL che si chiede di bloccare facciano riferimento al richiedente e non a qualsiasi altra persona e che le informazioni fornite siano corrette e precise. 

La parte 3 appare essere quella centrale e più significativa. Invero, dopo aver offerto una definizione di URL, il modulo richiede di inserirli e chiede di descrivere nello specifico il contenuto relativo al richiedente, incluso il nome esatto utilizzato nella pagina per identificarla, e il motivo per cui si ritieni che dovrebbe essere bloccata l’informazione. Ancora, viene chiesto di indicare se le informazioni di cui si desidera la rimozione siano: inesatte o false, incomplete o inadeguate, non aggiornate o non più pertinenti oppure eccessive o improprie.

Infine, andranno specificati i dettagli completi che spieghino ciascuno dei motivi e dovranno essere fornite le informazioni utili che indichino i vantaggi dell’eventuale rimozione e i motivi per cui si ritiene che la privacy sia più importante del diritto alla libertà di espressione e alla libera disponibilità delle informazioni.

Il modulo debitamente compilato andrà sottoscritto mediante la firma elettronica ed inviato al fine di poter richiedere la rimozione delle informazioni lesive dal browser.

 

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