Cancellare notizie da Google, leggi questo provvedimento del Garante

A meno che non si tratti di un personaggio pubblico, la vita di un utente è, purtroppo, sempre più spesso riportata illecitamente in articoli, immagini e contenuti disponibili sul web e che spesso vanno ad incidere, negativamente, sull’immagine dell’individuo. In questi casi è possibile richiedere a Google di cancellare le notizie, avvalendosi del diritto all’oblio e, in caso di risposta negativa dal motore di ricerca, si può tentare di rivolgersi al Garante Privacy, attraverso un reclamo.  A tal proposito, è stato emesso il provvedimento n. 9547299 del Garante italiano Privacy, in merito al ricorso presentato da un cittadino che richiedeva a Google la rimozione di alcuni URL collegati ad articoli relativi a vicende risalenti nel tempo ed il cui contenuto ha il solo fine di “denigrare la sua reputazione sia personale che professionale”. Vediamo i fatti.

La vicenda

Il primo degli articoli risale al 2001 ed è riferito alla campagna politica condotta all’epoca dall’interessato per l’elezione alla carica di sindaco di un importante comune italiano. I contenuti dell’articolo venivano però ritenuti “offensivi” nei confronti degli appartenenti al gruppo di cui anche l’interessato faceva parte. La perdurante reperibilità delle informazioni, secondo il richiedente, non è giustificata dalla sussistenza di un interesse pubblico attuale ad averne conoscenza. Il secondo articolo, oggetto della contestazione, risale al 2013 e descrive l’iter amministrativo seguito per la realizzazione di un impianto fotovoltaico su di un’area divenuta, a seguito di vari passaggi, di proprietà del Comune menzionato all’interno dell’articolo, utilizzando però delle modalità espressive che suscitavano nel lettore “il convincimento che si sia trattato di un’operazione tutt’altro che lecita condotta, tra le varie società”, anche da quella della quale l’interessato era amministratore unico. Anche in questo caso, secondo il richiedente, non può dirsi sussistente l’interesse del pubblico a conoscere le informazioni riportate nell’articolo, eccependo di non essere mai stato sottoposto ad alcun procedimento giudiziario in merito ai fatti descritti. Una volta ricevuta la richiesta di rimozione di tali URL, Google comunicava al richiedente di non poter aderire alla richiesta di rimozione degli URL indicati dall’interessato poiché è tuttora sussistente l’interesse del pubblico ad avere conoscenza delle relative informazioni, in quanto attinenti all’attività politica e professionale del soggetto “a prescindere dal tempo trascorso dalla data di pubblicazione dei contenuti”.

Il provvedimento del Garante

Una volta esaminata la documentazione relativa alle motivazioni delle due parti, il Garante Privacy ha rilevato che il primo degli articoli indicati nell’atto di reclamo, pur essendo risalente nel tempo, riferisce del ballottaggio verificatosi nel 2001 in occasione dello svolgimento delle elezioni alla carica di sindaco di un importante comune italiano e che le informazioni riportate all’interno dell’articolo, in quanto riguardanti eventi di vita pubblica ai quali il reclamante ha preso parte, si rivelano utili a fornire notizie in ordine all’impegno politico profuso nel tempo dal medesimo. Tale circostanza appare pertanto idonea a determinare la riattualizzazione dell’interesse del pubblico a conoscere anche delle passate vicende del reclamante. Il secondo articolo ripercorre invece vicende legate all’iter amministrativo che, in altro comune, era stato avviato per la costruzione di un impianto fotovoltaico e l’interesse pubblico, anche in questo caso, è da ritenersi peraltro riattualizzato anche in considerazione della pubblicazione di un articolo successivo, risalente al 2017, riguardante l’esito della vicenda. Per le ragioni sopra descritte il reclamo è stato quindi ritenuto infondato

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