Sempre più emerge sul web il problema delle fake news, che rappresentano un reale problema per le notizie reali e quindi per le notizie di cronaca. Negli ultimi anni infatti sono diverse le discussioni politiche sul tema, ed è recente la proposta di legge contro il fenomeno delle fake news e l’anonimato sul web. E’ recente la proposta di legge, del partito Forza Italia, dal titolo: “Misure per contrastare l’anonimato on line”, che dichiara la necessità di rimediare a tali fenomeni. In particolare, la proposta di legge sull’anonimato online dichiara che: “E’ vietato immettere in maniera anonima nella reta internet contenuti in qualsivoglia forma, testuale, sonora, audiovisiva, o informatica, comprese le banche dati”. Ciò avviene perché, come sostengono alcuni politici, esistono troppe notizie sul web, la maggior parte delle quali non sono autorevoli, in quanto prive di fonte.
Il proliferare dei social network, delle varie piattaforme web e di Internet in generale, hanno fatto sì che chiunque potesse scrivere qualsiasi tipo di notizia. Se da una parte ciò rappresenta un’importantissima possibilità per ognuno di esprimere, in totale libertà, la propria opinione, dall’altra però è da non confondere con il possibile reato di diffamazione. E’ proprio su quest’ultimo punto che bisogna porre l’accento, poiché il problema dell’anonimato fa riferimento proprio alla presunta diffamazione che alcuni utenti possono fare nei confronti di terzi, senza un motivo preciso, e soprattutto senza fonti precise. La proposta di legge sull’anonimato, prevede infatti l’utilizzo di alcuni strumenti che contrastino tale fenomeno, e che riguarda una nuova modalità di registrazione per gli utenti. Per la proposta di legge, le piattaforme informatiche utilizzate per la pubblicazione di informazioni, dovranno disporre di nuovi metodi di registrazione degli utenti, richiedendo: nome dell’utente, indirizzo di posta elettronica e codice fiscale, e dovranno – al termine della procedura di registrazione – inviare un messaggio elettronico di conferma dell’avvenuta iscrizione. Ciò che risulta fondamentale, è il presupposto che prevede che venga inviato un messaggio elettronico di conferma dell’iscrizione, direttamente alla mail fornita dall’utente, il quale a sua volta, dovrà immediatamente fare una segnalazione se ricevesse una mail non idonea. Se vi dovesse essere una violazione da parte del gestore della piattaforma informatica, il presente comma stabilisce che potrà ricevere una sanzione pari a euro 5 milioni. Tale proposta di legge rappresenta l’introduzione del divieto dell’uso anonimo, che va di pari passo con la tutela del diritto all’oblio, diritto presente all’articolo 17 del nuovo GDPR, e che dà la possibilità di richiedere la cancellazione dei dati personali dai motori di ricerca, come Google, e dal web in generale.